Il numero uno di Amazon denuncia: "Ricattato da tabloid vicino a Trump"
-
Affondo di Valditara: “Cgil fa opposizione al governo, difficile trovare soluzioni insieme” | GUARDA
-
PubblicitÃ
-
"Dopo Zaia scrivi Zaia": la nuova campagna del "doge". Un viaggio con "leoncino" nelle sette province venete
-
Quel braccio armato di Hamas che si nasconde nel cuore dell'Europa, Vienna conferma l'allarme lanciato dal Tempo
Il numero uno di Amazon e proprietario del Washington Post Jeff Bezos ha accusato l'editore del National Enquirer di averlo ricattato minacciandolo di pubblicare fotografie intime del miliardario con una donna. A svelare il ricatto lo stesso Bezos, che ha pubblicato le richieste del tabloid scandalistico vicino a Trump, arrivate via mail. Una storia complicata che intreccia politica, informazione e affari. Il tabloid, che mesi fa aveva pubblicato messaggi privati di Bezos riguardo alla relazione extraconiugale che ha portato al suo divorzio, gli chiedeva di dire pubblicamente che non c'era nessuna motivazione politica in quei servizi. Bezos ha anche accusato la proprietà dell'Enquirer (Aim) di essere vicina all'Arabia Saudita e di prendere di mira lui in quanto editore del Washington Post, per le inchieste sul caso Kashoggi. "Piuttosto che capitolare all'estorsione e alla minaccia, ho deciso di pubblicare esattamente che cosa mi hanno mandato, nonostante il costo personale e l'imbarazzo di cui sono minacciato", ha scritto Bezos nel suo "Non voglio che le mie foto personali vengano pubblicate, ma non parteciperò alla loro ben conosciuta pratica di ricatti, favori politici, attacchi politici e corruzione".
Dai blog
La Lazio cade a San Siro contro l'Inter