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Qatar, birra vietata ai tifosi ma i vip possono bere champagne e liquori allo stadio

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I tifosi non possono bere la birra allo stadio. Ma i vip hanno a disposizione champagne e alcolici di ogni tipo nei palchetti in tribuna. La contraddizione emerge durante le prime partite del contestatissimo Mondiale che è iniziato ieri in Qatar. In una storia Instagram di Riccardo Silva, patron dei Miami FC e investitore nel Milan con RedBird, viene inquadrato il box dei vip che lo ospita e il telefonino finisce su alcune bottiglie di vino in fresco. Nella storia successiva lo stesso Silva è abbracciato con Nasser Al-Khelaifi, proprietario qatariota del Paris Saint Germain.

 

L’unica zona franca per chi vuole alzare il gomito sono proprio le aree "hospitality" degli stadi: lì tifosi vip e milionari possono sorseggiare liberamente champagne, vino e liquori. I pacchetti Match Club comprensivi di biglietto in tribuna e parcheggi erano in vendita a partire da 950 dollari a partita per arrivare ai 34.300 che consentono di consumare sei pasti con drink di benvenuto, champagne, cocktail e sommelier dedicato nella Pearl Lounge dello stadio Lusail.

 

I normali tifosi, invece, possono bere alcolici solo nel Fan park e nelle zone riservate, dalle 18,30 all’una del mattino, e non certo a buon mercato: mezzo litro di bionda costerà 13 euro, a fronte dei 15-18 a cui viene venduto negli hotel.

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