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Roma, i Friedkin raggiungono l'obiettivo del delisting con l'Opa. Ora l'uscita dalla Borsa

Emanuele Zotti - Filippo Biafora
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Missione compiuta. Perché quando i Friedkin si prefissano un obiettivo, è difficile che i proprietari della Roma falliscano il colpo. Lo avevano già dimostrato con i colpi José Mourinho e Paulo Dybala, e oggi l'hanno confermato con l'uscita dalla Borsa. Alle 18 si è conclusa l'Opa lanciata dalla proprietà giallorossa lo scorso 13 giugno: nell'ultimo giorno disponibile per aderire all'offerta il club ha ricevuto oltre 8 milioni di adesioni, che hanno fatto arrivare i texani a detenere più del 95% delle azioni del club (precisamente è stato raggiunto il 95,9%, praticamente un punto percentuale oltre l'obiettivo). La soglia necessaria per procedere al Delisting è dunque stata raggiunta, con la Roma che uscirà dalla Borsa dopo oltre 22 anni.

 

 

Adesso infatti si procederà allo “squeeze out”: dunque i Friedkin si avvarranno del diritto di acquistare le azioni residue, con tutte le operazioni che saranno completate nella prima metà di settembre. Un traguardo raggiunto grazie allo sforzo della società che, nell'ultima settimana, aveva alzato il premio economico da 0.43 a 0.45 ad azione. Gioiscono anche gli azionisti che - da tempo - avevano scelto di vendere le proprie quote per beneficiare dei vantaggi del loyalty program studiato dalla Roma per incentivarne la cessione. In base al numero di azioni vendute si potrà accedere ad una serie di iniziative riservate (si va dall'ingresso nel centro tecnico di Trigoria, passando per una foto con la squadra capitanata da Lorenzo Pellegrini, fifino ad una cena alla presenza di Dan e Ryan Friedkin).

 

 

L'uscita dalla Borsa consentirà al club di muoversi in maniera più dinamica, senza dover rispettare per forza determinati paletti, considerato che verrebbe meno l'obbligo di adempiere a diversi obblighi burocratici. Anche sul calciomercato non sarà più necessario rispettare alcuni vincoli, come la pubblicazione del costo d'acquisto e delle commissioni (lo fa la Juventus) di un giocatore al momento del suo acquisto: dettaglio che ha smesso di essere presente già sul comunicato che ha ufficializzato l'arrivo di Zeki Celik. In più ci sarà un risparmio di alcuni milioni di euro con minori costi per diverse procedure.

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