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Il Real Madrid vince la quattordicesima Champions League. Carlo Ancelotti nella storia

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Il Real Madrid è campione d’Europa per la 14esima volta nella sua gloriosa storia. Nella finale dello Stade de France i "blancos" sconfiggono 1-0 il Liverpool grazie ad un gol di Vinicius al 14’ della ripresa. I campioni di Spagna soffrono per larga parte dell’incontro, ringraziano il loro portiere Courtois, decisivo in più di un’occasione e tornano a vincere la Champions League dopo 4 anni, dal trionfo di Kiev per 3-1 sempre sui Reds. Grande soddisfazione per il tecnico del Real Carlo Ancelotti che alza la coppa dalle grandi orecchie per la sesta volta in carriera, la quarta da allenatore. In una cornice surreale per tutto quello che succede fuori dal campo, tra tentativi di scavalcare dei tifosi inglesi e spray al peperoncino e manganellate da parte della polizia francese la musica della Champions inizia quando ancora tanti tifosi dei Reds sono ai cancelli a imprecare contro la Uefa. Il match inizia con trentasette minuti di ritardo e gli uomini di Klopp iniziano a pressare altissimo con un ritmo forsennato, mentre il Real Madrid cerca di controllare la situazione riuscendoci solo a tratti.

Il Liverpool nei primi venti minuti va vicino al gol tre volte. In un caso Courtois ci arriva con le dita, nella seconda la blocca (in entrambe le occasioni tiri di Salah), alla terza deve affidarsi al palo che devia una conclusione di Mané. I vice campioni d’Inghilterra sono padroni del gioco e cercano più volte di affondare, mentre gli spagnoli attendono nella propria metà campo, con Benzema come riferimento avanzato. La produzione offensiva è davvero poca roba, a parte per un recupero di Alexander-Arnold su Vinicius. Al minuto 43’ però è il Var protagonista, perché Benzema segna dopo una scorribanda in area, ma dal replay non si capisce se è Fabinho oppure Vinicius a toccarla. Dopo qualche minuto di conciliabolo il francese Turpin decide per annullare per posizione di fuorigioco dello stesso Benzema. Il Liverpool è scosso e rischia di andare in svantaggio al 45’, ma Alisson ci mette una pezza.

Nella seconda frazione il canovaccio è più o meno lo stesso con il Liverpool all’attacco ma con meno furore agonistico e il Real attento in difesa e pronto a trovare la giocata decisiva. Così quando Robertson cerca un pressing troppo alto su Modric, bravissimo a eluderne l’intervento e verticalizzare, il gioco è fatto. Valverde si prende tutta la fascia arrivando fino in fondo e ciabattando, ma sul secondo palo Vinicius è lì per raccogliere l’assist involontario: è l’1-0 che decide la gara. Il Liverpool le prova tutte ma non trova il modo di pareggiare, perché poi il Real Madrid si rintana nella sua metà campo a protezione di un insuperabile Courtois, alla prima Champions della sua carriera. Parate straordinarie, quelle del belga, che pone il sigillo sulla voglia di rivincita di Salah, frustrata nel diagonale da pochi passi: la palla colpisce il braccio di Courtois e va fuori di pochissimo. Il Real non gioca le finali, le vince: otto finali di Champions e otto trionfi.

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