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Sofia Goggia, il siluro alla madre di Federica Brignone. "Sgradevole e offensiva" la polemica finisce malissimo

Francesco Fredella
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La polemica su Nina Quario, la madre di Federica Brignone, ha tenuto banco sui giornali. E' sembrato uno scontro a distanza con Sofia Goggia, che ha dimostrato di essere una delle atlete più talentuose degli ultimi tempi. Soprattutto ha avuto una grande sportività dopo l'infortunio. Ora, "solleticata" da RTL 102.5, è tornata a parlare di quello che ha detto pochi giorni fa la madre della Brignone nei suoi confronti. 

 

“La questione è stata sgradevole, però alla fine cerco di sorvolare. Io, i dottori, anche gli stessi allenatori sapevano benissimo quale fosse la situazione. L’altro giorno dopo essere atterrata sono andata a Milano a fare un check dal mio ortopedico da quando ho quattordici anni e mi ha detto che quando ha preso in mano il mio ginocchio dopo Cortina ha guardato il dottor Panzeri negli occhi e gli è venuto da svenire, perché era messo in condizioni pessime. Non ho bisogno di fomentare questa polemica che è stata molto sgradevole e penso anche offensiva non tanto nei miei confronti quanto nei confronti di gente qualificata, come i dottori della federazione, che agiscono per il bene degli atleti e di certo non vanno a sostenere il falso. È la prima volta che ne parlo chiaramente, è stato l’argomento di cui mi han chiesto appena atterrata a Malpensa e ho chiaramente glissato, non merita parole extra”, ha raccontato la sciatrice. “L’egocentrico penso che metta al centro dell’attenzione i propri problemi, lo sport ad alto livello implica una sorta di egoismo, perché l’atleta deve pensare a sé e ognuno di noi lo è per riuscire a conseguire un percorso personale che porterà a obiettivi desiderati. Se c’è una persona che mi fa sempre le polemiche è sempre lei, chissà come mai”. 

 

Poi la Goggia ha parlato della situazione legata all'ultima Olimpiade. “Chiaramente a livello di medaglia è stata un’edizione molto ricca - ha detto. ispetto alle scorse c’è stato un oro in meno ma ci sono state tante medaglie in più, tanti argenti e bronzi in più, tutto sommato è stata una trasferta molto positiva per l’Italia, anche in ottica Milano-Cortina 2026, mi sento già carica solo adesso a pensarci. Mi viene voglia di impostare questi quattro anni al meglio per riuscire a essere pronta per quell’evento anche se ancora tanto lontano. Pechino 2022 è stata un’Olimpiade un po’ strana con tutte le restrizioni della pandemia, penso che soprattutto sia stato difficile arrivarci dopo un inverno dove abbiamo girato davvero tanto. In ottica Olimpiade penso sia stata la parte più stressante”.

Come si prepara la Goggia per Milano - Cortina 2026? “È tanto presto. Ho fatto quindici ore di lavoro al giorno, iniziavo le terapie alle 6.15 e finivo alle 21. Tutto il giorno eravamo in giro tra palestra, fisioterapie. Abbiamo fatto di tutto per poter metterci nelle condizioni di poter sciare", ha risposto. "Il primo giorno in Cina per me è stato traumatico, ho perso tanto tono muscolare ed è stato davvero difficile. Il ginocchio aveva avuto il suo trauma distorsivo e lo patisco ancora adesso. Il fatto che sia riuscita a fare argenti in discesa con pochissimi giorni di sci è perché mi son buttata giù e ho avuto coraggio nel farlo: è una disciplina che da tanto tempo ho dominato e domino, ma è stato difficilissimo. Ho fatto un giorno e mezzo di riposo ma oggi sono a Verona perché devo continuare il mio percorso riabilitativo perché la gamba non è ancora a posto. Dovessi iniziare una stagione in queste condizioni mi verrebbe male, tengo duro e cerco di vincere la coppa del mondo di discesa, cosa non scontata. Racimolo le mie energie e le indirizzo al conseguimento di questo obiettivo. Milano-Cortina sarà la nostra olimpiade italiana, sono già emozionata. Il 24 giugno 2019 ero con la delegazione del CONI e l'abbiamo portata a casa contendendocela con gli svedesi. Sarà la nostra olimpiade, la mia ultima e sarà stupenda”.
 

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