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Addio John Madden, il "padre" del football americano

È il touchdown che tutti gli appassionati della Nfl non volevano mai venisse realizzato. Il football americano perde una delle sue icone più celebri, la stella che contribuì a rendere popolare lo sport più amato d’America. A 85 anni si è spento John Madden, allenatore di straordinario successo e celebre commentatore televisivo, collante di intere generazioni per almeno mezzo secolo. Uomo dalle mille vite e dalla personalità strabordante, era dal 1988 testimonial della popolarissima serie di videogame che portava il suo nome, pubblicata da EA Sports. Finire catapultato nel mondo virtuale fu un enorme successo, al punto che diversi tecnici avrebbero preso spunto da lui per nuove tattiche di gioco. Allenando gli Oakland Raiders, Madden stabilì un record stellare di 103-32-7 nella stagione regolare portando la sua squadra alla vittoria nel Super Bowl nel 1976 battendo i Minnesota Vikings per 32-14. In dieci stagioni come capo-allenatore, Madden, sgambettato dal destino (nel 1957 con i Philadelphia Eagles si infortunò al ginocchio al primo training camp chiudendo la sua carriera da giocatore senza essere mai sceso in campo) non ebbe mai un solo record negativo nella stagione regolare e raggiunse i playoff in ogni stagione, tranne in due circostanze. La paura di volare (terrorizzato dagli aerei viaggiò per gli Stati Uniti con un bus privato) ha contribuito a un pensionamento anticipato ad appena 42 anni lasciando la carriera di allenatore (iniziata nel 1960 come assistente all’Allan Hancock College e assumendo la guida degli Oakland Raiders nel 1967 dopo un’esperienza a San Diego) per diventare figura ancora più incisiva, intrattenendo milioni di persone che si sono interessate al football della Nfl. «Rimarrò sempre un coach», aveva più volte dichiarato Madden entrato nella Pro Football Hall of Fame nel 2006. A farlo diventare celebre è stato il suo carisma, la sua competenza e il caratteristico timbro della voce, qualità che lo lanciano tra i commentatori più apprezzati. Entrato nella case degli americani prima alla Cbs e poi alla Fox, affinò la sua tecnica da intrattenitore competente nel Monday Night Football alla ABC per poi passare nel 2006 assieme ad Al Michaels alla NBC, dove ha proseguito nella sua carriera di commentatore con il Sunday Night Football, fino al termine della stagione 2008. Il 16 aprile 2009 annunciò il suo ritiro come commentatore, lasciando il suo posto a Cris Collinsworth. Voce e volto di tutta la Nfl, Madden era l’immagine simbolo di un intero movimento. Per questo veniva rincorso dalle principali emittenti Usa che facevano a gara per ’ingaggiarlò a peso d’oro. Con lui infatti gli ascolti erano assicurati. «Nessuno ha amato il football più di coach Madden. Non ci sarà un altro Madden e saremo sempre in debito con lui per tutto quello che ha fatto per rendere il football e la Nfl ciò che è oggi», ha dichiarato Roger Goodell, commissioner della Nfl, sintetizzando il sentimento di tutta l’America in lutto per la perdita del simbolo del suo sport regina. 

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