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La mamma di Mancini svela le marachelle del figlio da piccolo: "Quella volta con la bicicletta..."

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Domani Roberto Mancini guiderà l'Italia nella seconda partita dell'Europeo di calcio contro la Svizzera. Nell'attesa, è la madre Marianna Puolo a svelare i segreti del figlio. "Da cosa si capisce quando Mancini perde la pazienza?", gli viene chiesto a Un Giorno da Pecora di Radio 1 Rai. Risposta: "Quando lo sguardo inizia ad andare da una parte all’altra". Guardando l’espressione di suo figlio in panchina capisce cosa gli passa per la mente? "Si, riesco a capirlo. Contro la Turchia ad esempio si vedeva che aveva capito che il gol era nell’aria ma si spazientiva perché non riuscivamo a segnare".

 

 

La mamma di Mancini racconta anche qualche aneddoto simpatico sul Mancio. "Anche lei lo chiama Mancio?", le chiedono i conduttori. "No, io lo chiamo Roby o amore di mamma - racconta la signora Puolo -I figli li vedi sempre piccoli...".

 

 

Alla domanda se pensa che la Nazionale azzurra possa vincere l'Europeo, la mamma di Mancini risponde così: "Io ci spero, sono fiduciosa perché credo in Roberto". Ma com'era il ct azzurro quando era piccolo? "Da ragazzino era molto vivace, anche se non cattivo. Ne ha combinate di cose da monello. Una volta gli abbiamo tolto la bicicletta perché era sfrenato, lui uscito di casa col padre ha trovato una biciclettina senza freni, che non era la sua, ed è andato a finire dentro la vetrina di un sarto, in pieno. Ha preso in pieno uno di quei ganci che servivano per chiudere le vetrine, sotto al naso, e lo abbiamo dovuto portare al pronto soccorso...".

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