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Stadio della Roma, il Comune non cancella il progetto: decide il giudice

Fernando M. Magliaro
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Il Comune non cancellerà (per ora) il progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. La richiesta della società giallorossa non potrà essere accolta. La notizia, non ancora ufficiale, filtra dai corridoi dei tecnici comunali dell’Avvocatura, del Segretariato generale e del Dipartimento Urbanistica. 

La Roma non è formalmente la proponente del progetto quindi non può chiederne l’annullamento che, semmai, dovrebbe essere chiesto dalla Eurnova di Luca Parnasi. Martedì mattina i vertici della società giallorossa - Dan Friedkin, Guido Fienga e Stefano Scalera - erano andati in Campidoglio dove avevano incontrato il sindaco, Virginia Raggi, il capo di Gabinetto, Stefano Castiglione, e il direttore generale ad interim, Gabriella Acerbi. Nell’occasione la Roma aveva spiegato nuovamente le motivazioni alla base della decisione di abbandonare il progetto Tor di Valle e il Campidoglio aveva  preso atto delle delucidazioni fornite, riservandosi una compiuta valutazione. 

Ora iniziano ad arrivare le prime valutazioni e sono per ora negative. La decisione della Roma di cancellare l’accordo con Eurnova che faceva dei giallorossi la “società sportive utilizzatrice in via prevalente” dell’impianto è contestata nella sua validità da Eurnova. Quindi, ragionano in Comune, o i due partner si accordano oppure servirà la decisione di un giudice. 

Tra l’altro, è vero che il progetto è agli atti come “Stadio della Roma” ma la legge parla di un “accordo con una primaria società sportiva” senza specificare quale sia. Quindi, per paradosso, se la Lazio di Lotito, la Fiorentina di Commisso o un’altra qualsiasi squadra di calcio di serie A volesse, potrebbe subentrare alla Roma e portare avanti il progetto.  

In ogni modo, fino alla definizione del contenzioso fra As Roma e Eurnova, il Comune non potrà prendere nessuna decisione: si assisterà di fatto al primo caso di “ibernazione” di un procedimento amministrativo. Tra l’altro, gli uffici comunali si stanno anche interrogando circa il tipo di atto da adottare qualora si giungesse all’annullamento del progetto: nuova delibera di Consiglio comunale, nuova delibera di Giunta o un atto amministrativo interno.

Ovviamente, in attesa che il contenzioso fra Roma e Eurnova si definisca, la società giallorossa è pienamente in titolo per cercare nuove aree senza rimanere vincolata a Tor di Valle. Non è da escludere che nei prossimi giorni dal Campidoglio possa partire una lettera ad entrambe le società per chiedere chiarimenti e il possesso dei titoli per presentare il progetto, cosa che al momento, vista la decisione della Roma, Eurnova non ha più.

In ogni modo, ci vorranno ancora giorni prima che queste decisioni divengano effettive. Per adesso, siamo alle analisi preliminari.

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