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È Cristiano Ronaldo il calciatore del secolo. Che smacco a Messi

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Cristiano Ronaldo batte Lionel Messi 1-0. E stavolta il risultato è di quelli pesanti, che lasciano il segno e fanno la storia. CR7 realizza un grande colpo in carriera ottenendo il premio di miglior calciatore del secolo nel corso della cerimonia di consegna dei Globe Soccer Awards di Dubai, riconoscimento prestigioso che premia venti anni di gol e successi, trionfi, magie e record senza fine. Al punto che gli viene quasi spontaneo sottolineare che sono i primati che inseguono lui e non il contrario. "Bello raggiungere tanti record. Non è facile per così tanti anni ma i numeri parlano da soli. Sono orgoglioso di questi traguardi ma senza grandi compagni, club e allenatori non sarebbe stato possibile", ha dichiarato Cr7 riconoscendo il valore di chi lo aiuta a fare centro.

Nella splendida cornice emiratina dell’emblematica Burj Khalifa, la torre più alta del mondo, il calciatore una spanna superiore agli altri e più vincente di questo nuovo secolo è dunque l’attaccante portoghese che spodesta un genio del calcio come l’argentino Lionel Messi (con Ronaldino e Salah finalisti ma mai davvero in gara). Al lusitano acchiappatutto (che promette altre annate di gol e record ma soprattutto per il 2021 un calcio con gli stadi pieno di tifosi (noioso giocare in impianti vuoti), è mancato il trofeo di migliore giocatore dell’anno. Ma stavolta la stagione perfetta offerta da Robert Lewandowski, attaccante del Bayern Monaco, non poteva di certo passare inosservata. E nell’anno in cui non c’è stata la consegna del Pallone d’Oro, il Globe Soccer Awards come migliore giocatore del 2020 assume una importanza ancora maggiore andando proprio al 33enne polacco che per la prima volta una carriera è riuscito a sorpassare Cr7 e lo stesso Messi (anche lui finalista) in un colpo solo. L’attaccante della formazione tedesca ha parlato di "sogni che diventano realtà" e ha manifestato una certa emozione nel vedersi accostato a talenti calcistici di tale levatura, lui che quest’anno ha vinto tutto quello che era possibile vincere a livello di club. "Sono orgoglioso di essere arrivato a questi livelli. Quest’anno è stato meraviglioso per noi, anche se con gli stadi vuoti non si riesce a sentire l’emozione dei tifosi. Speriamo di poter vincere di nuovo, con gli stadi pieni".

Si sperava in una manciata di gloria italica con Gian Piero Gasperini, alla guida dell’Atalanta, tra i finalisti come miglior allenatore dell’anno, riconoscimento che invece è andato al tecnico del Bayern Monaco, Dieter Flick (battuto anche Jurgen Klopp, del Liverpool,), che ha contribuito anche al premio del club bavarese come migliore squadra dell’anno. Per il tecnico del secolo trofeo a Josep Guardiola, allenatore del Manchster City, che ha superato la concorrenza di Mourinho, Zidane e Ferguson. Il riconoscimento come miglior club del secolo è andato al Real Madrid, quello di agente del secolo a Jorge Mendes (superata la concorrenza di Giovanni Branchini e Mino Raiola), premio speciale alla carriera a Iker Casillas e Gerard Pique mentre il club egiziano dell’Al-Ahly ha vinto quello di migliore squadra del Medio Oriente. Quella di quest’anno è stata un’edizione speciale per i Globe Soccer Awards, anche perché i tifosi di tutto il mondo sono stati invitati quest’anno a votare per i loro preferiti e sono stati più di 21 milioni i voti raccolti. La Dubai International Sports Conference degli Emirati Arabi Uniti chebha preceduto la consegna dei premi, ha dato il benvenuto alla stagione del 2021, anticipando come sempre il prossimo futuro del calcio. Il Presidente della Fifa Gianni Infantino ha ricordato innanzitutto le due leggende del calcio che quest’anno ci hanno lasciati (Diego Armando Maradona e Paolo Rossi) e ha parlato di speranza e di voglia di tornare alla normalità, ma anche di rivisitazione dei format e dei tornei da giocare. Troppe le gare in programma, troppo serrati i calendari, ha fatto notare Infantino: "Dobbiamo proteggere di più i giocatori, magari rivedendo i format delle competizioni tra nazionali, coppe e altre competizioni. Dobbiamo cercare di ridurre il numero di viaggi dei calciatori per preservare la loro salute".

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