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Milan-Roma, brutto stop per i giallorossi: così la Champions si allontana

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Una buona ripresa e due reti nell'ultimo quarto d'ora permettono al Milan di domare la Roma e vedere l'Europa. I rossoneri concedono il bis dopo il successo sul Lecce imponendosi 2-0 a San Siro: dopo un primo tempo senza squilli, la gara decolla nel secondo atto e viene decisa da Rebic, all'ottavo centro stagionale e dal rigore trasformato da Calhanoglu. Un successo pesantissimo quanto meritato per il Diavolo, che sale a 42 punti e aggancia provvisoriamente il Napoli ora in campo con la Spal. I giallorossi di Fonseca si rendono pericolosi solo nel primo tempo, poi calano nella ripresa dove non si fanno mai vedere dalle parti di Donnarumma: il quinto posto è saldo ma la Champions si allontana. Meglio non abbassare la guardia.

Pioli conferma l'undici vittorioso sul Lecce: recuperato in difesa Kjaer, in mediana fiducia al duo Kessie-Bennacer. Confermato Rebic come unica punta, supportato dal tridente Castillejo-Bonaventura-Calhanoglu. Ampio turnover per Fonseca rispetto al match con la Sampdoria. In difesa dentro Zappacosta, Mancini e Spinazzola. A centrocampo spazio a Cristante e sulla trequarti Lorenzo Pellegrini, sull'esterno si rivede Kluivert, preferito a Under. Inamovibile Dzeko, assistito dall'olandese e dal confermato Mkhitaryan. Prima del fischio d'inizio omaggio alle vittime del virus e del grande Pierino Prati, ex di entrambe le squadre. Una maglia rossonera con il suo 11 e un mezzo di 46 rose, suo anno di nascita, viene deposto in panchina dal capitano Alessio Romagnoli. Emozioni con il contagocce in una prima frazione soporifera: il caldo milanese non aiuta. Il primo che prova a spezzare l'equilibrio è Dzeko, che ha un'ottima chance: il bosniaco, in solitudine e da posizione ravvicinata, sbaglia l'incornata sul cross di Kluivert. Troppo ferraginosa la manovra dei rossoneri per creare pericoli dalle parti di Mirante e il primo brivido in area romanista arriva verso il finale di tempo, con Calhanoglu che spedisce alto di testa il chirurgico traversone di Hernandez dalla destra. Ancora il turco ci prova su punizione, Mirante evita guai rifugiandosi in angolo.

Dopo l'intervallo subito brividissimo per la Roma: Rebic non riesce ad approfittare di un retropassaggio sbagliato di Spinazzola verso Mirante. Pioli mescola le carte: dentro Paquetà e Saelemaekers per Bonaventura e Castillejo. Inserimenti che daranno ragione al mister emiliano. Fonseca gioca la carta Carlos Perez, dentro per Kluivert. Il Milan prova a combinare qualcosa in più, ma su Rebic fanno buona guardia Mancini e Smalling. Saelemaekers regala un po' di velocità alla manovra dei rossoneri e proprio dopo uno scambio con il belga Calhanoglu da posizione defilata impegna con il sinistro Mirante. Il portiere giallorosso viene chiamato in causa anche dalla successiva conclusione dal limite di Paquetà. La mossa di Fonseca è l'inserimento di Kalinic e Perotti: fuori Dzeko e Mkhitaryan. Ma è un Diavolo più tonico in questa fase, complice anche il netto calo fisico della Roma e il vantaggio, firmato da Rebic e innescato da un erroraccio di Zappacosta, è meritato: Mirante respinge la girata di Kessié, la palla arriva al croato che centra prima il palo e poi insacca sotto la traversa (76'). Proprio Rebic lascia spazio a Leao, mentre Fonseca cerca la scossa con Pastore e Diawara, in campo per Cristante e Lorenzo Pellegrini. Ma è il Milan ad andare ancora a segno a un minuto dal 90' e a chiudere i giochi. Smalling stende in area Hernandez, Giacomelli indica il dischetto: Calhanoglu trasforma. E per il Milan, che finalmente batte una big, l'Europa non è più un miraggio.

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