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Le bestemmie nel silenzio degli stadi vuoti: anche Skriniar squalificato

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Negli stadi vuoti si sente tutto. Dalle urla degli allenatori, alle proteste più svariate, le esultanze dalla panchina, gli strani suggerimenti tipo quello di Ranieri in Roma-Sampdoria ("entra e fai un po' di casino" ha detto a Lleris ,mentre si preparava a subentrare), ma pure le proteste più sguaiate condite da bestemmie. 

Una cattiva abitudine di calciatori e allenatori che ai tempi delle partite a porte chiuse diventa ancor più fastidiosa. Non può essere un caso che con appena 14 partite di Serie A giocate dalla ripresa del campionato siano già tre gli squalificati per "espressioni blasfeme", oltre ai cartellini sventolati per le proteste dalle panchine: ieri era toccato a due tesserati della Fiorentina, l'allenatore Iachini e il difensore Caceres a cui è stato aggiunto un turno di stop proprio a causa di una bestemmia pronunciata in campo, oggi il Giudice Sportivo della Serie A ha stangato l'interista Skriniar: ben tre le giornate di squalifica, una per l'espulsione e le altre due «per avere inoltre - si legge nel disponsitivo del giudice - al 47° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di espulsione, rivolto al Direttore di gara un’espressione offensiva accompagnata da un’esclamazione blasfema». Un turno anche all'allenatore Antonio Conte, già diffidato e ammonito ieri per proteste, e uno al sampdoriano Jankto. 

Ora sono tutti avvisati: ogni parola viene percepita da chi segue le partite a casa, figuriamoci da arbitri e assistenti.

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