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L'Italia di Mancini batte anche la Grecia e vola a Euro 2020

Carlo Antini
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Sette su sette e qualificazione record all'Europeo 2020. All'Olimpico l'Italia di Roberto Mancini supera 2-0 la Grecia - reti di Jorginho e Bernardeschi - strappando il pass con tre turni d'anticipo: non era mai successo nella storia azzurra. Un bel segnale dopo la mancata partecipazione ai Mondiali 2018 e il segno che il nuovo corso di qualità varato dall'ex mister dell'Inter sta dando i frutti sperati. L'Italia nel suo Gruppo J sa solo vincere e anche a Roma porta a casa i tre punti dopo un primo tempo bruttino, dove l'occasione più ghiotta l'aveva avuta la Grecia (bravo Donnarumma su Koulouris). Nella ripresa l'Italia è invece più cattiva e precisa, con Insigne e Verratti decisamente in palla. Il play del Chelsea la sblocca su calcio di rigore, mentre Bernardeschi sfrutta una deviazione per mettere in ghiacciaia la vittoria a dodici dal termine. Unica nota negativa l'infortunio a Chiesa costretto a uscire dopo meno di 40' di gioco. Mancini lancia il consueto 4-3-3 con Insigne e Chiesa che supportano Immobile, con Barella in mediana e D'Ambrosio e Spinazzola a governare la fasce. Nei primi minuti possesso palla prolungato dei padroni di casa, con l'esterno gigliato cercato insistentemente sull'out di destra. Molto alto anche Spinazzola, più in versione ala che terzino, mentre Insigne arretra molto in mediana per cercare spazi e palloni. L'impostazione però è imprecisa e la prima occasione è di marca ellenica, con Bakasetas che al 13' tocca al volo per Koulouris: il numero 18 calcia di prima intenzione dal lato destro dell'area di rigore e Donnarumma respinge a mano aperta. Barella prova la conclusione dal limite dell'area dopo lo scarico di Insigne, Verratti calcia da lontano, ma Mancini non può essere soddisfatto. Al 39' è costretto a uscire Chiesa, che lamenta un problema al flessore: al suo posto Bernardeschi. Il secondo tempo inizia con la Grecia che ci prova da fuori, mentre Insigne prova a spingere sul versante sinistro del campo. Il suo cross al centro è per Immobile ma è bravo Chadzidiakos ad allontanare la minaccia. Dopo otto giri di lancette lancio di Verratti per la punta del Napoli, ma il talento campano calcia altissimo da posizione decentrata. Assaggio della prima occasione per gli Azzurri, con l'esultanza di Immobile fermata sulla riga dalla grande parata di Paschalakis, bravo a salvare sull'angolata incornata del centravanti della Lazio. Al 15' altra clamorosa occasione per Kouloris, che coglie l'esterno della rete a due passi da Gigio Donnarumma. L'Olimpico però può esultare solo tre minuti dopo, quando Jorginho firma dal dischetto il vantaggio azzurro. Il penalty era stato causato da un fallo di mano netto di Bouchlakis, che ha murato il piazzato a colpo sicuro di Insigne, nato da una bella combinazione sulla sinistra tra Spinazzola e Verratti. La Grecia prova a scuotersi con l'ingresso di Donis, ma è Insigne a spaventare il portiere greco con una bomba dai 25 metri. Al 33' il raddoppio arriva grazie a Bernardeschi, autore di un sinistro velenoso che si insacca alle spalle di Paschalakis dopo una deviazione decisiva. Nel finale gli azzurri gestiscono la sfera e vanno ad un passo dal tris con Insigne, che si fa ipnotizzare dal portiere ospite. Entrano anche Belotti e Zaniolo per la festa finale, con il coro Po-Po-Po che riecheggia nello stadio. L'Italia è tornata ai suoi livelli, con tanti giovani in rampa di lancio e un atteggiamento propositivo che la fa assomigliare alle big di club in Europa. La maglia verde sembra portare bene: un'altra buona notizia dopo le eccessive polemiche degli ultimi giorni.

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