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Bomber indiano si finge sedicenne ma aveva 28 anni

Gourav Mukhi è stato smascherato e squalificato per sei mesi

Massimiliano Vitelli
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Come si fa ad essere il più forte calciatore Under 16 dell'India, una nazione che vanta una popolazione di quasi un miliardo e mezzo di abitanti? Facile, basta avere ventotto anni. Gourav Mukhi, il baby talento (che baby non era affatto) è stato smascherato ed ora la gloria si è tramutata in sberleffi ed una squalifica di sei mesi. Lo scorso 7 ottobre era entrato dalla panchina durante il match Jamshedpur-Bengaluru ed aveva realizzato a dieci minuti dalla fine il gol del pareggio dei padroni di casa 8rfisultato finale 2-2), che gli era valso anche il primato come “più giovane marcatore dell'Indian Super League”. In India si parlava solo di lui, per i bambini era diventato un idolo, un esempio di come si può arrivare al successo. Ma poi la verità è saltata fuori, il record è stato cancellato e lui sbattuto sulle prime pagine di tutto il mondo. Che Mukhi avesse avuto davvero meno di sedici anni, in verità, era poco credibile anche prima delle indagini effettuate dalla Federcalcio indiana. Portare con orgoglio dei folti baffi alla Hercule Poirot non lo aiutava infatti nella sua recita di enfant-prodige e più di qualcuno stava iniziando ad avere sospetti sulla sua età. Quando poi durante un'intervista rilasciata lo scorso settembre al quotidiano inglese “The Telegraph” (tra i tanti media attratti dall'incredibile storia che questo furbetto aveva messo in piedi) si era lasciato sfuggire la sua vera età ormai il destino era segnato. Inutili i tentativi di recuperare credibilità, l'imbroglio era stato scoperto per sua stessa ammissione. Ora, centottanta giorni lontano dai campi gli serviranno a ritrovare l'identità perduta, la fama e il successo invece sono andati per sempre.   

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