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La Lazio si risolleva, decide Immobile

All'Olimpico 1-0 con la Fiorentina

Giorgia Baldinacci
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Dopo due sconfitte consecutive nel derby con la Roma e in Europa League con l'Eintracht Francoforte, la Lazio ritrova il successo battendo 1-0 la Fiorentina allo stadio Olimpico. Basta la rete di Immobile al 37' del primo tempo, una buona gestione della gara e la solita sofferenza nel finale per salire a quota 15 punti in Serie A. Inzaghi torna ad affidarsi ai titolarissimi con un'unica esclusione eccellente: Caicedo scorta Immobile in attacco, mentre in panchina resta Luis Alberto, bersaglio nel pre-partita di un duro striscione dei tifosi biancocelesti, rivolto allo spagnolo e a Milinkovic-Savic: "Finti talenti solo a caccia di contanti". Nel 3-5-2 torna in difesa Radu dal primo minuto, dopo quasi un mese di stop per infortunio. L'ex Pioli torna nuovamente all'Olimpico affidandosi al consueto 4-3-3 e al tridente composto da Chiesa, Simeone e Pjaca. Proprio il giocatore di proprietà della Juventus è tra i più propositivi nei primi minuti di gara, presentandosi in un paio di occasioni davanti la porta di Strakosha. Gli fa eco Parolo che tenta senza successo due pericolose conclusioni nello specchio. Alla mezzora succede di tutto, con Wallace che sbaglia l'appoggio e regala palla in area a Benassi: Strakosha devia in angolo e si ripete sugli sviluppi del successivo corner. Un attimo dopo, Lafont in uscita sulla trequarti colpisce involontariamente Leiva al volto, ma il portiere era in anticipo. La Lazio sblocca il match trovando il vantaggio al 37' grazie alla zampata di Immobile su calcio d'angolo, dopo la spizzata di Radu. Nella ripresa Correa rileva Caicedo, che esce tra gli applausi dell'Olimpico. L'ingresso dell'argentino non garantisce il supporto offensivo chiesto da Inzaghi e rimedia anche un'ammonizione per simulazione. I viola salgono di intensità e giocano un buon secondo tempo ma i biancocelesti sono bravi ad amministrare il vantaggio. Ma, tranne un tiro di Correa deviato sopra la traversa da Lafont, soffrono tanto nel finale con le occasioni di Chiesa, il palo di Sottil e la chance di Fernandes.

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