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Vettel beffa Hamilton e trionfa al Gp d'Australia

Sebastian Vettel

Silvia Sfregola
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Chissà se una volta ritrovatosi davanti all'uscita dai box Sebastian Vettel sotto il casco avrà abbozzato un sorriso. Dopo le scintille con Lewis Hamilton in conferenza stampa al termine delle qualifiche ("volevo toglierti il sorriso dalla faccia", l'affondo del britannico), il tedesco si prende la rivincita in gara trionfando nel Gran Premio d'Australia che ha aperto il Mondiale di Formula 1 e regalando così un inizio di stagione da sogno alla Ferrari, che piazza sul podio anche un ottimo Kimi Raikkonen, terzo dietro al campione del mondo in carica. In una gara tiratissima - Daniel Ricciardo, quarto con la Red Bull, ha chiuso ad appena sette secondi dal vincitore - ma con pochi sorpassi, a fare la differenza è stata la miglior strategia, unita a un pizzico di fortuna (che non guasta mai), del Cavallino Rampante. Vettel, che dopo la partenza si era trovato terzo, dietro al poleman Hamilton e anche al compagno di squadra, ha approfittato della virtual safety car entrata in azione per il ritiro di Romain Grosjean per sopravanzare sul rettilineo il britannico, costretto ad andare a velocità ridotta e quindi a cedere il passo al tedesco. Che da lì in avanti non si è più voltato indietro, nonostante il pressing del rivale (che poi ha alzato il piede nei giri finali in vista di tempi migliori), andando a conquistare la 48/a vittoria in carriera e il centesimo podio complessivo. Segnali confortanti anche dalla McLaren di Fernando Alonso, quinto davanti a un Verstappen troppo 'pasticcione'. L'olandesino è stato sorpassato da entrambe le Haas - poi costrette al ritiro per l'errato fissaggio della ruota posteriore subito dopo la sosta ai box - e ha compromesso ulteriormente la sua gara con un testacoda nelle primissime battute. A punti anche le due Renault di Hulkenberg (settimo) e Sainz (decimo), così come l'altra McLaren di Vandoorne, nono. Non è riuscita invece la rimonta dalle retrovie a Valtteri Bottas, che scattava dalla 15/a piazza per aver sostituito il cambio a causa dell'incidente in qualifica. Il finlandese si è fermato all'ottavo posto. "È andata piuttosto bene, abbiamo avuto un po' di fortuna però mi sono davvero divertito", ha subito ammesso l'ex pilota della Red Bull dopo la festa del podio. "Speravo di fare una partenza migliore, poi ho faticato con le gomme nel primo stint e ho perso un po' di contatto da Lewis e Kimi", ha raccontato il tedesco, che ha bissato il successo ottenuto ad Albert Park nel 2017. "Le cose sono andate per il verso giusto, il timing della safety car ci ha aiutato - ha sottolineato - Sono riuscito ad andare davanti ed era difficile poi sorpassarmi, Lewis ha tenuto la pressione alta ma mi sono potuto godere gli ultimi giri". Una vittoria inattesa che può rappresentare uno slancio per i prossimi appuntamenti, a cominciare da quello in Bahrain. "La macchina dà buone sensazioni, tutti sappiamo che quando la vettura non risponde bene è più complicato - ha aggiunto Seb - Però sicuramente questa vittoria ci dà una bella motivazione per le prossime settimane. Cosa manca? Un pochino di passo, c'è ancora parecchio lavoro da fare, però credo che sia un bel risultato portare due macchine sul podio nella prima gara stagionale". Già, perché se Sebastian Vettel è stato bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto, non è stata meno esaltante la gara di Kimi Raikkonen. Anzi. Il finlandese è stato l'unico a tenere il ritmo indiavolato di Hamilton nei primi giri, permettendo così al team di Maranello di diversificare le strategie tra i due piloti. Mossa risultata vincente anche se non ha favorito direttamente 'Iceman'. "Non è stato il miglior risultato per me però abbiamo avuto un buon weekend quindi va bene così - ha ammesso - E' stata una gara positiva, non abbiamo tratto il massimo di quello che potevamo però la fortuna l'ha avuta Seb e quindi abbiamo portato a casa la vittoria". Un podio che il finlandese si "tiene stretto" soprattutto in vista delle prossime gare. "Se le sensazioni rimangono queste - ha consluso - avremo gli strumenti per lottare per risultati importanti". E se il team principal Maurizio Arrivabene si è tolto qualche sassolino dalla scarpa ("c'è chi parla e chi fa i fatti") ponendo l'accento su una "vittoria da squadra e da Ferrari" e ricordando che "la gara è domenica e i punti si fanno domenica", anche il presidente Sergio Marchionne ha applaudito la squadra per il doppio podio di Melbourne. "Non poteva esserci un inizio migliore per la Ferrari in questo Mondiale. Sentire l'inno di Mameli risuonare a Melbourne è stata un'emozione per tutti noi e per ogni tifoso della scuderia", ha ammesso il numero uno del Cavallino Rampante, che poi si è voluto complimentare direttamente con i piloti "entrambi autori di una grande gara". Senza però perdere la bussola. "Naturalmente il cammino è ancora lungo: mancano altri 20 GP e sarebbe sbagliato fare proclami - ha concluso - Sappiamo che dobbiamo lavorare molto, ma il primo passo è andato nella direzione giusta". La Ferrari c'è. E saluta l'Australia con un sorriso grande così.

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