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Spalletti: "Scudetto alla JuveNoi prendiamoci la Champions"

Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti

Alessandro Austini
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Non è una resa ma quasi. Luciano Spalletti crede poco al ribaltone e si inchina alla Juventus con due giornate d'anticipo, senza che la matematica abbia emesso il suo inappellabile verdetto. «Il campionato lo vince giustamente la Juventus, che è stata la più forte - spiega il tecnico giallorosso in conferenza stampa - ha dettato i ritmi in campionato, con grandissimi numeri che gli vengono riconosciuto a livello internazionale. Per sperare nel miracolo dobbiamo soltanto vincere le restanti due gare». A cominciare, dunque, da quella di domani, l'ultima trasferta della Roma, impegnata nell'anticipo del Bentegodì contro il Chievo, intenzionato a salutare al meglio il proprio pubblico. «Se c'è il rischio di un calo concentrazione? No, c'è il rischio di trovare una squadra forte che ti crea problemi - aggiunge il mister toscano, che domani riavrà a disposizione Dzeko, rimasto fuori dal match vinto con la Juve - la squadra di Maran ha già fatto vedere di mettere in difficoltà squadre più forti e di avere un'identità di gioco, fatto di velocità e qualità. Questa partita ci può liberare di qualche brutto risultato e da qualche rimorso. Siamo tutti proiettati verso il secondo posto, abbiamo sempre lottato a denti stretti e non vogliamo perdere questa occasione». Per capitan Totti può essere la penultima apparizione (da giocatore) con la Roma: «Totti fa parte della nostra squadra, è il giocatore più importante. È, sarà ed è stato la leggenda, è il simbolo di questa squadra. Però lo devo trattare da giocatore importante che fa parte della squadra, devo fare delle scelte per il bene della Roma e alle volte l'ho penalizzato, e questo mi dispiace. Sarà così anche nelle ultime due partite, anche se si è meritato quello che gli sarà attribuito quando smetterà». Attorno alla sua panchina, proprio perché non ha ancora chiarito cosa farà a fine stagione, ronzano nomi altisonanti, come quelli di Mancini, Paulo Sousa e Di Francesco, alcuni dei quali visti anche in tribuna per osservare le ultime performance dei capitolini. «È normalissimo, non vedo perché dovrebbe darmi fastidio. Hanno titoli vinti e blasone per essere i prossimi allenatori della Roma. La società ha già fatto vedere, prendendo Monchi, di voler portare i migliori a lavorare alla Roma ed è normalissimo che parli con altri tecnici. Vengono per prendermi il posto? Mi fa piacere, devo essere più bravo di loro per tenermelo. Per andare al di là dell'ostacolo devo accettare la sfida.». Spalletti resta indifferente anche verso quelle voci che lo vorrebbero tra i papabili allenatori dell'Inter: «Non ce ne deve fregare niente di chi allenerà l'Inter o la Roma, dobbiamo pensare solo al Chievo. Per quanto riguarda me ed i calciatori, il futuro dipende dalla vittoria di domani, perché giocare la Champions League è una delle cose più belle del calcio». Tra i convocati rientra Dzeko. Questo l'elenco completo dei 22 giallorossi partiti per Verona in treno: Alisson Becker, Bogdan Lobont, Wojciech Szczesny, Konstantinos Manolas, Emerson Palmieri, Mario Rui, Federico Fazio, Thomas Vermaelen, Bruno Peres, Juan Jesus, Antonio Rudiger, Gerson, Daniele De Rossi, Diego Perotti, Clement Grenier, Kevin Strootman, Radja Nainggolan, Leandro Paredes, Stephan El Shaarawy, Mohamed Salah, Edin Dzeko, Francesco Totti.

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