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Claudia Faggioni Sarà anche solo per le staffette, ma è pur sempre un grande ritorno.

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L'anno«soft» della 24enne di Spinea inizia dunque da qui, senza gare individuali e, di conseguenza, con tanta spensieratezza in più. Gli allenamenti a Narbonne con il francese Philippe Lucas sono iniziati a ottobre, e chissà che non si possa già notare qualche frutto del lavoro con il tecnico che la portò a conquistare i due ori mondiali di Shanghai 2011: Federica a Istanbul nuoterà solo nelle staffette 4x200 stile libero (oggi) e 4x100 mista (venerdì). «Ragazzi lasciate perdere l'invidia!!!!! Pensiamo a Istanbul e a questa fantastica staffetta delle noci di cocco (il soprannome che si sono date le ragazze per una canzone che cantano sempre prima della staffetta, ndr)Non vedo l'ora!!!!» ha scritto sul suo blog prima di partire per la Turchia. E a giudicare dai punti esclamativi, l'entusiasmo di tornare alle gare non sembra mancarle. E così, tra una dichiarazione di sostegno ai mastri vetrai di Murano contro la contraffazione, e i rumors sul possibile ingaggio nella serie tv americana «Spartacus» (il regista Sam Raimi vorrebbe la Pellegrini nel ruolo di Lucrezia), Federica torna a nuotare. E, suo malgrado, gli occhi di tutti saranno puntati su di lei. La Pellegrini, però, non sarà l'unica a fare ritorno alle gare internazionali dopo i Giochi di Londra. Anche il «suo» Filippo Magnini, fresco di firma con il Team Lombardia, tornerà in acqua a Istanbul (nei 100 stile libero) dopo le tanto discusse Olimpiadi, così come Marco Orsi, in gara nei 50 stile, e Mattia Pesce, che disputerà 50 e 100 rana. Presenti ai mondiali turchi anche tutti gli azzurri che hanno conquistato medaglie agli ultimi europei in vasca corta di Chartres: i campioni dei 50 e 100 rana Fabio Scozzoli, dei 100 farfalla Ilaria Bianchi e dei 1500 stile Gregorio Paltrinieri; i vicecampioni dei 400 stile Gabriele Detti e dei 200 farfalla Stefania Pirozzi; i medagliati di bronzo nei 400 stile Andrea Mitchell D'Arrigo, nei 200 farfalla Alessia Polieri e nei 100 dorso Damiano Lestingi. L'obiettivo è unico: vincere quell'oro individuale che, in dieci anni di manifestazione, l'Italnuoto - che a Istanbul schiera 26 atleti (10 donne e 16 uomini) - non è mai riuscita a conquistare. Nel 2006 arrivarono due medaglie d'oro (oltre a sette argenti e tre bronzi) grazie alle staffette maschili 4x100 e 4x200 sl di Shanghai, mentre all'ultimo mondiale di Dubai 2010 gli azzurri hanno ottenuto l'argento con Fabio Scozzoli nei 100 rana e il bronzo con Federica Pellegrini nei 400 stile. Quanto alle altre nazioni, in Turchia, dove è stato raggiunto il record di partecipanti con 162 paesi per 958 atleti, gareggeranno solo otto campioni olimpici di Londra, tra i quali gli statunitensi Ryan Lochte, Matt Grevers e Allison Schmitt e la discussa cinese Ye Shiwen. «La squadra è motivata e protesa a chiudere la stagione invernale con ulteriori miglioramenti» ha dichiarato il direttore tecnico della Nazionale Cesare Butini. «Come avvenuto già ai campionati europei di Chartres, ci aspettiamo un'importante risposta anche in relazione alle nostre indicazioni e per quanto attiene il comportamento individuale all'interno di un gruppo che desideriamo sia sempre più unito. La condizione generale è buona. C'è tanto entusiasmo e avverto il giusto equilibrio tra tensione pre-gara e determinazione. L'obiettivo vero è confermare il trend positivo di inizio stagione e registrare ulteriori miglioramenti personali». In altre parole, al di là dei risultati Istanbul sarà dunque un test importante per valutare la compattezza della squadra azzurra. Proprio quella che è mancata a Londra.

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