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Sembra un lieto fine, potrebbe essere l'inizio di una nuova storia.

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Ese alla fine del mercato ne avrà solo uno, non è detto che si tratti di Borini. Intanto l'azzurro è tutto suo grazie all'offerta da 5,35 milioni di euro consegnata nella busta, 450mila euro in più rispetto agli «spifferi» di venerdì sera, oltre un milione superiore a quella presentata dagli emiliani. Dopo il prestito e la comproprietà, l'investimento totale della società sull'attaccante sale così a 8,9 milioni, ai quali va aggiunto il contratto quinquennale firmato lo scorso anno da Borini: l'ingaggio salirà dai 2,3 milioni lordi della prossima stagione fino a 3,4 dell'ultima, premi esclusi. «Voglio sentirmi della Roma al 100%» aveva detto il ragazzo ai dirigenti, complicando non poco i piani: l'accordo sul rinnovo della comproprietà con il Parma è saltato anche per la sua presa di posizione e il club si è ritrovato a pagare in un'unica tranche dei soldi non calcolati per questo mercato. Borini resta a Trigoria, senza il cartello «incedibile» appiccicato addosso: se il Liverpool o altri si faranno sotto con un'offerta allettante, la Roma quantomeno li ascolterà. Stesso discorso per Osvaldo, che piace a Malaga, Atletico Madrid e Valencia. Sabatini, comunque, non perde le speranze di arrivare a Destro. Anzi: la trattativa è viva più che mai. Lo ribadisce anche il vulcanico presidente del Genoa: «Ho voglia - spiega Preziosi a Radio Radio - di aprire una collaborazione con la Roma. Ci hanno chiesto Palacio e hanno offerto 2 milioni in più dell'Inter, avrebbero potuto prendere Destro, al ragazzo l'idea piace, ma ora il Siena ha riscattato la metà e se lo gode». Per poco: i toscani trattano con la Juventus, il Genoa continua a discuterne con la Roma e un po' meno con l'Inter. «L'interesse dei giallorossi è ancora forte» ripete Preziosi, che riprenderebbe volentieri Borriello e valuta un altro paio di contropartite come Bertolacci e Florenzi. Sabatini pensa anche agli altri reparti. Aspettando Dodò e Castan, acquisti ratificati da Baldini in Brasile, si cerca lo sconto su Marquinho. L'offerta giallorossa è di 2,6 milioni contro i 4.5 fissati per il riscatto. Il Fluminense non molla ma la questione va risolta entro il 30 giugno: oltre quella data Marquinho dovrebbe essere tesserato da extracomunitario, quindi al momento la sua conferma è a rischio. Affari minori. Il Parma, d'intesa con la Roma, non ha esercitato l'opzione fissata a 300mila euro per il riscatto della metà di Okaka: un rinvio «tecnico», l'operazione si farà comunque. Nessun deposito nelle altre buste, Citro e Massimo restano all'Avellino, il portiere Frasca alla Pro Patria.

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