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Supermario non risponda alle trappole inglesi

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Apiccole dosi i quarti di finale, uno al giorno, la partita degli Azzurri diventerà una sorta di posticipo serale. Anche se l'Inghilterra di Roy Hodgson è parsa quasi a tutti la squadra meno spettacolare tra le otto promosse, l'ottimismo della piazza sembra decisamente eccessivo. Come se l'Italia, balbettante contro la Croazia e molle con gli irlandesi, avesse offerto gran gioco e risorse atletiche straordinarie. Tra l'altro, qualcuno afferma che Balotelli trarrà vantaggio dalla sua conoscenza del calcio inglese e dei suoi interpreti, tra i quali molti compagni di squadra. Ma il problema è che i nostri prossimi rivali sanno tutto di Supermario e dei suoi umori balzani, sanno bene come indurlo alla partenza della brocca, chissà se basteranno i paterni consigli di Prandelli. Aprono la seconda fase il Portogallo e la Repubblica Ceca, una protagonista attesa nonostante figurasse nel girone di ferro, l'altra una mezza sorpresa in relazione agli ultimi risultati. Riflettori puntati su Cristiano Ronaldo, bell'addormentato destatosi dal letargo al momento giusto, un trionfo europeo ne incoraggerebbe le ambizioni di scavalcare Messi, finora saldo sul trono d'Europa. Ma il Portogallo, nonostante gli atavici stenti realizzativi, ha tanti altri campioni da esibire, come Coentrao, Bruno Alves e Nani. I cechi devono recuperare Rosicki, per sperare di tornare ai fasti di qualche anno fa con i rimpianti per le occasioni mancate. Cech e Baros, i veterani, non bastano per modificare un pronostico fin troppo chiaramente orientato a favore dei lusitani, agli ordini di «CR 7».

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