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Parte l'avventura azzurra

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Oggila squadra di Prandelli si ritroverà a Coverciano dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico: tempo necessario per ricaricare le batterie, smaltire le tossine del brutto ko contro la Russia nell'ultimo test pre-Europeo e metter definitivamente alle spalle la questione «scommesse» prima di tuffarsi nella full immersion targata Polonia. Il ct è stato chiaro con i suoi e con gli addetti ai lavori numerosissimi al seguito della nazionale nei giorni scorsi e sulla questione «scommesse» non ha accettato repliche. «D'ora in poi - ha detto serio il commissario tecnico italiano - nessun giocatore penserà a polemiche, scandali, giudici, avvisi, indagini. Statene certi, dentro il ritiro si penserà solo al calcio». Giusto così, perché l'alternativa era non andarci a questo Europeo ormai alle porte: ipotesi anche sostenuta, a mo' di provocazione, dal ct azzurro in chiara replica ai dubbi sul calcio espressi dal premier Monti. La pensa diversamente il popolo dei tifosi azzurri, anche se fin qui non sembra si sia poi così tanto innamorato di questa Italia che, dopo un avvio molto positivo, ha chiuso in calare la preparazione a questo Europeo. Ma l'affetto attorno alla nazionale salirà, come sempre accaduto finora, non appena si inizierà a giocare anche se il campionato d'Europa raramente ha fatto ridere l'Italia. Un torneo che non ha mai o quasi portato bene ai colori azzurri: una vittoria nell'ormai lontano 1968, un'altra sfumata all'ultimo istante nel 2000 (con enorme delusione popolare), un quarto posto nell'edizione organizzata in casa nel 1980, un'eliminazione in semifinale contro l'Urss nell'88, nonostante il bel calcio giocato dalla squadra dell'allora ct Vicini. Insomma il bilancio dell'Italia agli Europei è questo, magari aggiungendoci il fatto di essere stata, quattro anni fa sotto la guida di Donadoni, l'unica squadra a mettere in difficoltà la Spagna, che poi avrebbe vinto il titolo. A portar bene potrebbe essere invece proprio la vicenda scommesse. Ogni qual volta l'Italia s'è trovata con uno scandalo alla porta, poi ha fatto miracoli sul campo: era successo nel lontano '82 con le squalifiche di Rossi & Co., poi la replica al mondiale di Berlino all'apice della bufera Calciopoli. Furono due successi straordinari dell'Italia che allora come del resto oggi, non partiva affatto con i favori del pronostico. «Mi sembra di rivivere i giorni del 2006 - adetto proprio in questa direzione l'ex ct azzurro Lippi campione del mondo con l'Italia a Berlino - penso che appena la Nazionale partirà per la Polonia, penserà soltanto al calcio, agli allenamenti, agli Europei». Chi il suo pronostico non ha potuto risparmiarcelo è stato il numero uno della Uefa Platini. Le Roi ha già dato le sue favorite: a vincere sarà una tra Germania e Spagna con l'Olanda subito dopo. L'Italia? Niente... ma viaggiare a fari spenti non è poi così male.

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