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Federica rovina la festa italiana

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Flop della Pellegrini nei 400: non so cosa stia succedendo Nelle staffette oro per Magnini & Co. e argento per le ragazze

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Mal'indomani è arrivato il colpo di scena: Federica Pellegrini non si qualifica per la finale dei 400 stile, chiudendo le batterie con un tempo di 4'14"27, che tradotto significa un misero decimo posto. Ci si aspettava di vederla tornare sul podio, schizzare in corsia, superando tutte, come aveva fatto sabato nei 200. E invece il buio, dentro e fuori dall'acqua. Perché oltre alla delusione per la bruciante sconfitta, c'è il mistero. Cosa le è successo? È lei la prima a non saperlo. «Sono totalmente distrutta -ha detto - non ho forza nelle gambe e presa in acqua. È una prestazione quasi illogica. Escludo qualsiasi coinvolgimento di ansie. Non vorrei avere qualche problema: al ritorno in Italia mi sottoporrò ad alcuni accertamenti per escludere eventuali patologie. È raro che sia così stanca. Ho cercato di reagire in gara e di cambiare ritmo. Non sono mai stata un'atleta che si tira indietro. Nuoto 16 chilometri al giorno e ho imparato a resettare le situazioni negative prima di ogni gara. C'è qualcosa che non va. Dobbiamo capire cosa». Già, bisogna capirlo. Perché solo sessanta giorni ci separano dai Giochi olimpici, e a Londra, la nostra Fede, deve esserci e deve esserci alla grande. Niente allarmismi, però, come avanzato dal medico federale Lorenzo Marugo. E il primo ad essere positivo è proprio il tecnico Claudio Rossetto. «Al rientro -ha detto- sottoporremo Federica ad una serie di analisi per renderla più serena, ma sono sicuro che non c'è nulla. Supereremo questo momento insieme. Federica Pellegrini è una campionessa». Una campionessa, ma non un robot, come ha tenuto a precisare il suo Filippo Magnini. «Vinciamo gare impensabili e perdiamo gare impensabili perché siamo esseri umani. È la normalità della vita» ha detto Re Magno. E se Federica ieri non ha potuto portare un'ennesima medaglia all'Italnuoto, ci hanno pensato i ragazzi delle due staffette miste. Oro e record italiano nella 4x100 mista maschile, ultima gara in programma, con Filippo Magnini, Mirco Di Tora, Fabio Scozzoli e Matteo Rivolta, primi in 3'32”80 davanti a Germania e Ungheria. Argento e record italiano nella mista femminile orfana di Federica Pellegrini, con Arianna Barbieri, Ilaria Bianchi, Chiara Boggiatto e Alice Mizzau che hanno chiuso la gara in 4'01''92, dietro alla Germania e davanti alla Svezia. Niente da fare, invece, per Marco Orsi e Luca Marin: Orsi ha chiuso ai piedi del podio i 50 stile, mentre Marin si è piazzato solo quinto nei 400 misti. L'Italia chiude dunque questi Europei di Debrecen ascoltando l'inno di Mameli, e alzando al cielo il trofeo delle Nazioni, assegnato sulla base dei piazzamenti complessivi. Restiamo terzi nel medagliere dietro a Ungheria e Germania, ma secondi come numero di medaglie, con 18 medaglie totali, di cui 6 ori, 8 argenti e 4 bronzi.

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