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Enrico Tonali Squadra è fatta, adesso manca per l'Italia solo il successo nell'80ª Coppa delle Nazioni (15'15, competizione a squadre, 2 manche, ostacoli da 1,60, velocità 400 metri al minuto, 200 mila euro, 9 team, 36 partenti) un'impr

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Noorenadesso è il team-leader della Francia, la cui squadra («non è delle migliori, abbiamo pure un cavallo con problemi di sottobattitura», si è cautelato Henk) oggi entrerà in campo per ultima, pertanto avendo negli occhi le prestazioni di tutti gli avversari, un bel vantaggio. Il sorteggio ieri non è stato proprio amico dell'Italia, in campo quasi subito, dopo il Belgio che schiererà un team per metà di cavalieri collaudati e metà esordienti. «Salteremo per secondi, con il quartetto azzurro finalmente definito», spiega Duccio Bartaluucci, selezionatore federale assieme a Stefano Scaccabarozzi. L'ordine d'ingresso degli italiani sarà Juan Carlos Garcia (ieri vincitore del Wiinning Round con Moka De Meskan) in sella a Bonzai Van De Warande, seguito da Francesca Capponi su Stallone, poi il romano Luca Marziani a bordo di Wivina ed infine Natale Chiaudani con Almero 12. Rimarranno in panchina Roberto Arioldi ed il suo Lagerfeld 19 («sono pronto a fare il quinto uomo purchè la squadra vada bene», aveva già dichiarato il sei volte campione italiano con sportività) una scelta difficile per Bartalucci e Scaccabarozzi: «Abbiamo privilegiato i quattro vincitori di Lummen, dando fiducia alla Capponi che con Stallone siglò un entusiasmante doppio netto nella Coppa belga. Certo ci mancherà l'esperienza di Arioldi». I favori del pronostico vanno alla «corazzata Germania» che schiera nomi grondanti titoli olimpici, mondiali ed europei come Ludger Beerbaum, Ahlmann, Ehning, Kutscher e forse Will a bordo campo. Per l'Italia c'è una forte fiducia nelle prestazioni di Almero 12 e Wivina, la tredicenne belga appartenente ad un gruppo romano e che avrà in sella l'aviere Luca Marziani. Stasera a premiare la Nazione vincitrice ci sarà il presidente della Federazione Internazionale, la principessa Haya di Giordania, che fu amazzone a Piazza di Siena nel 2001, per poi divenire consorte di Al Maktoum, lo sceicco reggente il Dubai e leader politico degli Emirati Arabi.

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