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«L'occasione della mia vita»

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Balotelli ha capito che agli Europei non può più sbagliare «Prandelli mi ha aspettato, voglio ripagare la sua fiducia»

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«Questaé l'occasione della mia vita». Mario Balotelli esce allo scoperto, e chiude la porta al campionato italiano. «In Premier League sto bene, non tornerò. Sono al Manchester, e voglio rimanerci. Vi garantisco che non é un trucchetto del mio procuratore Mino Raiola, sto veramente bene nella mia squadra». L'attaccante del City parla in maniera chiara, decisa. «Sono stufo di sentirmi dire che devo crescere di testa. Semmai dovrei crescere ancora tatticamente e tecnicamente. Il mio punto debole non esiste - sottolinea - quello forte è la mia famiglia. Quando i giornali inglesi sono stati pesanti con me ho sofferto soprattutto per i miei genitori, non meritano di sentire e leggere certe cavolate e tante volte li ho chiamati per dirgli che non era vero niente. Non mi sento un perseguitato però in Inghilterra si basano su quel che fai fuori dal campo, ti fanno sembrare una persona cattiva ma non è così. E chi mi vuole bene lo sa». Tante responsabilità sulle sue spalle, e soprattutto il peso dell'attacco della nazionale. Il ct Prandelli ha deciso di puntare tutto su di lui, lasciando a casa cannonieri del calibro di Pazzini, Borriello, Matri e Osvaldo. «Prandelli mi ha dato molta fiducia - ammette Balotelli - mi ha aspettato, non vedo l'ora di ripagarlo. Ho parlato con il ct, non serve che sia lui a dirmi che non posso sbagliare. Sono pronto, spero di fare meglio rispetto al City, le responsabilità non mi sono mai pesate, anzi sono felice di averle. Mai temuto di perdere la Nazionale perchè sono sempre stato in contatto con Prandelli. Agli Europei non lascerò mai la squadra in dieci». L'attaccante si presenta nell'Aula Magna di Coverciano con il solito look stravagante. In questi giorni fa sempre coppia con l'amico Cassano: i due, oramai, sono inseparabili. «Quando stava male mi sono preoccupato tanto per lui - confessa l'ex attaccante dell'Inter - ma gli ho sempre detto che ce l'avrebbe fatta, scherzando gli dicevo che se non fosse andato agli Europei, sarei rimasto a casa pure io. Antonio è un fenomeno, giocare al suo fianco è facile. Noi due non siamo i più forti, siamo i più chiacchierati - ammette sorridendo - andiamo molto d'accordo sia in campo che fuori, forse perchè siamo molto simili a livello caratteriale. Ma oltre me e Antonio questo gruppo ha tanti giocatori forti. Di Natale mi piace moltissimo, se un giorno dovessimo giocare insieme io, lui e Cassano, sarei il primo a sacrificarmi. Voglio aiutare tanto l'Italia e spero di dare agli Europei l'immagine di un giocatore che diverte e si diverte oltrechè di un giocatore e una squadra vncenti». Il primo esame é in programma il prossimo 10 giugno contro la Spagna campione in carica, e attuale nazionale campione del mondo. Ma Balotelli non si impressiona di fronte agli avversari. «La Spagna é sicuramente la squadra più forte, ma anche il nostro é un gruppo importante, fatto di ottimi giocatori». Balotelli ha messo la testa a posto: la sua cresta é impeccabile.

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