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Resta a casa anche Mourinho

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A Monaco si giocherà la finale meno attesa: Bayern contro Chelsea Dopo il ko del Barcellona, arriva la resa del Real Madrid ai rigori

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Dopoil Barcellona anche il Real Madrid viene eliminato ai rigori dal Bayern (2-1 dopo i supplementari) che conquista il diritto di giocarsi la finale della Champions League contro il Chelsea all'Allianz Arena, casa sua. La sfida delle stelle illumina un Bernabeu stracolmo e fasciato di bianco merengues. Di fronte agli oltre 85.000 di Madrid Mourinho e Heynckes schierano le squadre in maniera speculare con un doppio 4-2-3-1 che ha in Benzema e Mario Gomez i rispettivi terminali offensivi. Le due linee di tre-quartisti raccolgono il meglio del calcio mondiale: Di Maria-Ozil- Cristiano Ronaldo (con Kakà in panchina...) da una parte, Robben-Kroos-Ribery dall'altra, scegliete voi. Il Real aveva sofferto all'andata le percussioni di Lahm perciò lo Special One allarga sulla sinistra Xabi Alonso col doppio compito di aiutare Marcelo in copertura e di tagliare il campo col suo obice destro per pescare Di Maria dal lato opposto. Proprio su quest'asse di gioco i madridisti costruiscono i peggiori pericoli per i tedeschi nei primi minuti ed è Di Maria la spina nel fianco. Al 3' imbecca da destra Khedira che spara nelle braccia di Neuer. Al 5' è lo stesso argentino che calcia al volo provocando il fallo di mano di Alaba. L'arbitro Kassai non ha dubbi e fischia il calcio di rigore. Cristiano Ronaldo è feddo come un iceberg e stravince il duello a distanza con Messi che contro il Chelsea dal dischetto ha fallito. Il portoghese spiazza Neuer con un destro angolatissimo, 1-0 e Bernabeu in fiamme. Il Bayern risponde con una bella discesa di Alaba che serve a Robben un'occasione ghiottissima ma l'olandese la divora alzando il pallone sopra la traversa. La furia-Real non è sazia e al 14' Ozil, bravissimo a ricamare tra le linee, imbecca al centro dell'area Ronaldo punendo l'errore di Badstuber che manca il tempo dell'uscita. Per CR7 è un gioco infilare il pallone del 2-0 al portiere tedesco marcando il 142° gol in 140 partite con la maglia bianca, semplicemente immenso. A questo punto si placa il furore delle Merengues e il Bayern dimostra che non è arrivato qui per caso. Dopo la sbandata iniziale i bavaresi si appoggiano all'ottima organizzazione e alla pericolosità di Mario Gomez, risalendo il campo e rendendosi pericolosi in varie occasioni. Al 27' sugli sviluppi di un cross di Lahm Gomez rimedia un rigore che Robben trasforma nonostante il tentativo disperato di Casillas che sfiora solo il pallone. Il 2-1 conduce dritto ai supplementari ma nessuna delle due squadre è paga e la battaglia continua senza respiro. I rossi di Heynckes trovano fiducia e sfiorano il pareggio al 34' con Gomez e al 45' con una punizione di Robben che Casillas respinge. La ripresa si apre con i tedeschi all'attacco. Il Real Madrid aspetta con pazienza rendendosi pericoloso quando può, come al 55' con Benzema ben neutralizzato da Neuer. Il Bayern mantiene l'iniziativa gestendo di più il pallone ma sbatte sul muro del Real che rischia poco, complice la serata opaca di Ribery. Sontuosa la partita in fase difensiva di Marcelo sulla sinistra, mentre in mezzo Pepe è più efficace e meno polemico del solito. Mourinho spedisce in campo Kakà ma il risultato non cambia fino al 90' e ai supplementari. La roulette russa dei rigori punisce Cristiano Ronaldo, grande protagonista del match, Kakà e Sergio Ramos, il Bayern vola in finale.

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