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Masiello parla, la serie A trema

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Da cinque ore di interrogatorio arrivano conferme sul calcioscommesse Spuntano altre 3 gare: si indaga su Bari-Chievo, Milan-Bari e Bari-Roma

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Ildifensore dell'Atalanta Andrea Masiello, detenuto da lunedì, ha confermato e chiarito con la Procura, nei due interrogatori a cui è stato sottoposto ieri in carcere, gli elementi su cui si fonda l'inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il lavoro degli inquirenti pugliesi, però, sta riservando ancora sorprese. Lo spettro delle gare truccate potrebbe allargarsi ancora: il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, in una lettera inviata al collega della procura di Cremona, Roberto Di Martino, ha evidenziato che sono sotto osservazione, ma al momento le verifiche non sono ancora concluse, altre tre gare del campionato di serie A 2010-2011: le partite sotto i riflettori, perché potrebbe esserci stato un tentativo di combine da parte di Masiello e della sua banda, sono Milan-Bari, Bari-Chievo e Bari-Roma. «È molto provato»: così dopo il primo interrogatorio il legale Francesco Rotunno, presente insieme al collega Matias Manco, ha definito Masiello: è stato gli ultimi due giorni in una cella dell'infermeria, di fatto in isolamento, e non ha mai smesso di disperarsi e piangere. Complessivamente il difensore dell'Atalanta ha risposto per quasi quattro ore alle domande del gip Giovanni Abbattista, del pm Ciro Angelillis e del procuratore capo Antonio Laudati: oggi si continua. Nel primo confronto con i magistrati ha confermato il suo ruolo nel manipolatore nel derby Bari-Lecce e nella gara Cesena-Bari del campionato 2010-2011, aggiungendo ulteriori particolari sulle modalità adottate per alterare altre partite finite al centro dell'inchiesta (Genoa-Bari e Udinese-Bari del 2010 e Palermo-Bari del 2011). Nel confronto successivo, stavolta solo con i pm, avrebbe riferito in merito all'incontro con il soggetto che ha versato una cifra ingente di denaro allo stesso Masiello nell'agosto scorso, come contropartita per aver assicurato i tre punti ai salentini grazie ad un clamoroso autogol. Il «Thuram bianco» ha riconosciuto fotograficamente la persona incontrata nei pressi dell'Hotel Tiziano. L'uomo non sarebbe un dirigente del Lecce, ma gli inquirenti riterrebbero ugualmente che sia plausibile una sua vicinanza al club. Infine la Procura di Bari ha disposto accertamenti, dopo un esposto anonimo con brogliacci di intercettazioni telefoniche della squadra mobile di Cremona, dalle quali risulta un tentativo di «agganciare» Antonio Conte, ai tempi a Siena e ora alla Juve, da parte dell'organizzazione di scommettitori internazionali su cui si indaga a Cremona. Dal verbale degli inquirenti risulta che prima di Sassuolo-Siena (marzo 2011), Antonio Bellavista chiese a un certo Raimondo se fosse «contattabile» Conte, ma l'interlocutore non riuscì a sentirlo (gli mandò un sms). Bellavista domandò di provare con il dg dei toscani Giorgio Perinetti e Raimondo gli disse di no, invitandolo a sua volta a cercare il ds Daniele Fagiano.

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