
Il Siena respinge le accuse

Èstata una giornata lunga per la Procura della Federcalcio, impegnata nella seconda inchiesta sportiva sul calcioscommesse. A Roma i collaboratori del procuratore Stefano Palazzi hanno concentrato l'attenzione sul Siena, e in particolare sulla partita dello scorso 1° maggio contro il Novara, terminata 2-2 ma oggetto di una tentata combine secondo il calciatore del club toscano (ora in prestito allo Spezia) Carobbio. Per questo gli uomini della Procura hanno ascoltato i calciatori Drascek, Gheller, Vitiello, Terzi e Coppola (interrogato fuori sede), il tecnico Stellini (assistente di Antonio Conte già ai tempi del Siena) e i dirigenti del club toscano Giorgio Perinetti e Daniele Faggiano. «Il Siena è sereno – ha spiegato Perinetti al termine dell'interrogatorio – le voci sono tante, alcuni nostri ex calciatori hanno anche fornito parziali ammissioni, ma non temiamo la responsabilità oggettiva: i sospetti vanno provati». «C'è stato un incontro tra Vitiello e Drascek prima della partita? Non è un delitto – ha dichiarato Gheller – sono amici. E poi non ho mai sentito parlare di combine: io quella partita non l'ho neppure giocata, ero in tribuna». In attesa di interrogare oggi Nicola Santoni, già squalificato per quattro anni dalla giustizia sportiva, i collaboratori di Palazzi hanno cercato riscontri anche su alcune partite dell'Albinoleffe, ascoltando gli ex giocatori della squadra lombarda Sala, Bombardini e Passoni, e i tecnici Poloni e Garlini. Intanto i magistrati di Bari hanno interrogato Antonio Bellavista: l'ex capitano della squadra pugliese, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura, ha fornito chiarimenti sul presunto coinvolgimento in alcuni tentativi di combine delle partite del Bari. Dan. Pal.
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