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Bufera Buffon, il calcio si spacca

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Il portiere Gianluigi Buffon dusul campo del Southdowns College a Centurion, Sudafrica

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La sincerità di Buffon divide l'Italia.Torniamo un attimo indietro: post partita di Milan-Juve, si parla del gol fantasma non assegnato a Muntari. «Non mi sono accorto che la palla era dentro, ma anche se mi fossi accorto non avrei dato una mano all'arbitro». La dichiarazione del portiere della Juve ha mandato su tutte le furie il presidente dell'Aia Marcello Nicchi che ieri ha avuto modo di criticare aspramente le parole del numero uno. «Mi addolora il fatto che il mio portiere e capitano della mia nazionale abbia detto cose che si poteva risparmiare e che non sono esempio per i giovani - ha affermato il responsabile degli arbitri italiani - ci sono tanti ragazzi che devono prendere esempio dai grandi campioni. Mi stavo convincendo che fossero maturi i tempi per mandare in sala stampa gli arbitri, a partire dal prossimo anno. Credo che dovremo fare un passo indietro». Il portierone azzurro para anche i colpi più infidi, le conclusioni più insidiose. E se qualcuno oltrepassa la linea dell'ipocrisia, lui é sempre pronto a respingere. In questo caso di pugno. «Nella mia vita non sono mai stato ipocrita - afferma Buffon - ridirei esattamente le stesse cose, identiche. Se dicessi una cosa diversa mi prenderei la responsabilità, magari in una finale Mondiale, di comportarmi di conseguenza. E non ho questa forza. Esprimo il mio parere che può essere condivisibile o meno: quello che pensano gli altri mi interessa fino a un certo punto». Poi torna sulle parole del presidente dell'Aia Nicchi. «Non ho capito che tipo di aiuto dovremmo dare, ognuno ha il proprio ruolo. Altrimenti arbitrano i giocatori, ed è finito il discorso. Sinceramente non capisco, è una retorica talmente avvilente che è quasi stucchevole». Il mondo del calcio si divide sulla vicenda, con alcuni colleghi pronti ad assolvere l'atteggiamento dello juventino. Il primo a salvare il numero uno della Juve é il ct Cesare Prandelli, in ritiro con la Nazionale a Genova per preparare la partita amichevole di domani sera contro gli Usa. «Gigi ha una grande credibilità e non ha bisogno di alcun tipo di difesa - sottolinea Prandelli - In partita e nel post partita i giocatori vivono la tensione agonistica, non sono in grado di fare certe valutazioni su un gol-non gol. Poi a mente fredda e rivedendo le immagini si può anche ammettere. Ma non possiamo pretendere che in quei contesti un giocatore aiuti l'arbitro. L'ipocrisia è un gioco sottile - conclude il ct - in campo ci sono arbitri che devono decidere. È impossibile che in una finale mondiale un portiere possa arrivare ad ammettere di aver subìto un gol danneggiando la sua squadra». Dello stesso parere anche gli avversari di Buffon, i giocatori del Milan vittime dell'errore arbitrale di Tagliavento. «Secondo me è giusto, anch'io avrei fatto lo stesso - afferma il difensore brasiliano Thiago Silva - il calcio è la mia vita e il mio lavoro, avrei fatto come lui, non avrei detto nulla al direttore di gara. In una partita così importante l'arbitro non può sbagliare». Anche Guidolin, ieri insignito della panchina d'oro a Coverciano, non condanna le intenzioni manifestate da Buffon. «Apprezzo l'uomo Buffon - sottolinea il tecnico dell'Udinese - bisogna apprezzare la sua sincerità, anche questo è fair play». Assoluzione piena anche per Serse Cosmi, allenatore del Lecce. «Buffon è stato sincero a fine gara, ha espresso il suo stato d'animo e non mi permetto di bacchettarlo - sottolinea l'allenatore dei salentini - peraltro il 99% dei giocatori avrebbero fatto come Buffon, anche il 99% degli allenatori e tra questi mi ci metto anche io». Ma per il portiere della Juventus c'é anche qualche bacchettata sulle mani, e arriva dall'allenatore del Pescara Zdenek Zeman, da sempre portabandiera di un calcio trasparente. «Buffon è anche capitano della Nazionale, rappresenta tanto, penso che un po' di onestà non deve mai mancare». Il presidente federale Abete lo salva, sottolineando i pregi del ragazzo. «Alle dichiarazioni di Buffon dobbiamo dare il giusto valore - ha sottolineato - lui ha parlato in un momento di grande intensità emozionale. Lo conosciamo, é un ragazzo che non è mai venuto meno a valori comportamentali». Buffon continua a dividere l'Italia: é stata un'uscita a vuoto o un eccesso di sincerità?

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