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Bologna-Bari nuovi sospetti Iacovelli ai domiciliari

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Indiceaccusatorio é puntato sul Bari, spuntano altre partite. Ieri il Gip Guido Salvini ha disposto la scarcerazione di Angelo Iacovelli, infermiere in passato vicino ad alcuni giocatori del Bari. L'indagato nel tardo pomeriggio di ieri ha lasciato il carcere cremonese di Cà de Ferro, dopo essere stato ascoltato martedì scorso dagli inquirenti. Secondo il gip di Cremona, Iacovelli «sarebbe stato utilizzato per mettere in contatto telefonico gli Zingari con i calciatori del Bari e successivamente avrebbe accompagnato gli uomini di Gecic agli incontri, tenendo in custodia parte delle somme ricevute dai giocatori». Una figura secondaria, e non un elemento centrale come era stato descritto da alcuni calciatori nelle precedenti deposizioni. «L'infermiere ha lealmente ammesso la sua responsabilità anche in termini di consapevolezza» scrive il gip nel dispositivo di scarcerazione di Iacovelli che da ieri sera è agli arresti domiciliari con obbligo di firma. L'infermiere nell'interrogatorio avrebbe assolutamente respinto il ruolo di corruttore, tanto più portato avanti con termini minacciosi nei confronti dei calciatori. Nella sua deposizione avrebbe indicato un altro tentativo di illecito - col Bologna - rimasto tale, confermando le anomalie delle partite disputate dai pugliesi contro Sampdoria, Roma e Palermo. Si aggrava la posizione dei calciatori coinvolti, nei prossimi giorni attesi altri sviluppi. Nel provvedimento di scarcerazione di Iacovelli, emesso dal gip Guido Salvini, si sottolinea il comportamento reticente e giustificatorio di tutti i calciatori fin qui chiamati a deporre, compreso Masiello: secondo il gip, «una consistente parte della squadra del Bari aveva sistematici rapporti con il gruppo degli Zingari». Intanto ieri il club pugliese ha depositato una denuncia nei confronti dei presunti responsabili di truffa ai danni della società.

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