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Lazio dal medico della mutua

Reja

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Con una squadra come la Lazio il dottor Tersilli farebbe fortuna. Magari non arriverebbe alla fatidica soglia di 3.000 mutuati, ambita da Alberto Sordi nell'esilarante «Il medico della mutua», ma non ci andrebbe troppo lontano. Il bollettino medico è sempre più lungo. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, saranno assenti o in condizioni precarie dieci giocatori, quasi una squadra che, fatta eccezione per il portiere, sarebbe possibile schierare con un audace 3-4-3. Basterebbe scorrerne i nomi - da Dias a Hernanes, da Mauri a Brocchi, da Rocchi a Kozak - per accorgersi che una compagine simile potrebbe frequentare le nobili zone dell'Europa League. E invece frequenta gli ospedali. L'ultimo in ordine di tempo è stato Andre Dias, alla Paideia per gli esami ai flessori della coscia, inizialmente previsti venerdì ma poi rimandati a causa della neve. Almeno nel suo caso, arrivano buone notizie. I controlli hanno escluso lesioni muscolari profonde anche se il calciatore continua a sentir fastidio. In ogni caso le previsioni peggiori sono state scongiurate: si temeva un mese di stop, potrebbero essere 10-20 giorni. Oggi lavoro in piscina e poi si valuterà un ipotetico recupero per la gara con l'Atletico Madrid, il 16. Dei giocatori tornati malconci da Genova dovrebbero farcela per giovedì solo Hernanes e Radu, anche se sarà decisivo il contatto col campo. Difficile il rientro di Stankevicius, che ha rimediato una tacchettata, con ferita annessa, alla già dolorante zona del tallone d'Achille. Sta per finire il calvario di Kozak, di nuovo in gruppo in settimana, così come quello di Alfaro, pronto in una decina di giorni. Più lontano il rientro di Rocchi, mentre resta il grosso punto interrogativo sui «lungodegenti» Brocchi, Cana e Mauri. In sostanza, contro il Cesena Reja avrà ancora una volta le scelte obbligate in attacco - c'è solo Klose - e a centrocampo, mentre in difesa dovrà inventarsi un centrale da affiancare a Biava. Zauri o Scaloni, a meno di non voler riportare al ruolo originario Radu, arretrare Lulic a terzino e lanciare Candreva titolare. Il tecnico, ormai, più che un allenatore si sente proprio un novello dottor Tersilli che passa di stanza in stanza a chiedere ai suoi giocatori novità sullo stato fisico. Insomma, se nella scorsa settimana si era maledetta la neve per aver impedito ai giocatori di allenarsi, stavolta una bella spruzzatina tra oggi e domani, con possibilità di rinviare la gara, non sarebbe così sgradita. In alternativa, l'idea della società è chiedere almeno l'anticipo alle 15. Per il momento, la Lazio prova a dribblare il maltempo: oggi i giocatori si ritroveranno a Formello ma poi si sposteranno in pullman a Ostia al campo Anco Marzio. Vera e propria fuga dall'incubo giaccio.

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