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Borini e gli stravizi: «Meglio stare a casa»

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Cosìcome ieri ha fatto Fabio Borini. «Io non ero alla cena e quindi non posso parlarne». Può farlo, invece, a proposito di una Roma apparentemente stanca. «Si chiacchiera molto ma le chiacchiere restano tali. Nella ripresa abbiamo fornito la migliore reazione possibile», è il primo commento buono per la «tv di stato» Roma Channel. Poi, rispondendo alla stessa domanda in zona mista, c'è qualcosa di diverso. «Si gioca ogni tre giorni - spiega Borini - e non è facile, anche grazie ai continui viaggi, essere sempre al massimo. Quindi dobbiamo restare accorti a casa e fare quello che dobbiamo fare». Meglio fermarsi qui. Sulla partita, invece, il pensiero è sempre lo stesso: «Il Bologna ci ha tolto gli spazi e mi dispiace aver sprecato due occasioni». Taddei vuole trovare le contromisure per vincere le prossime partite di questo genere. Questa è andata così, meglio inventarsi qualcosa per quelle successive: «Tutte le squadre che affrontiamo ci hanno studiato. Il Bologna, ad esempio, aveva sempre cinque uomini in area di rigore. Dobbiamo trovare una soluzione per riuscire a giocare anche contro chi ci aspetta, si chiude e marca a uomo. Abbiamo provato a giocare come sempre palla a terra, nonostante il campo non fosse proprio in ottime condizioni, ma non siamo stati bravi a finalizzare». Juan, invece, assolve in parte la Roma: «Un'occasione persa. Dopo il gol di Di Vaio abbiamo reagito come dovevamo reagire, ma non siamo riusciti a vincere. La squadra, però, non mi è sembrata stanca. Abbiamo dato tutto, creato tante occasioni e giocato veloce. Merito del Bologna che ci ha pressato alto e ci ha dato fastidio». Per fortuna che, in un paio di occasioni, ci ha pensato Stekelenburg. «Sono soddisfatto della mia gara - dice il portierone olandese - anche se non siamo riusciti a vincere. Nel primo tempo siamo stati troppo lenti». A fine gara brutto siparietto in zone mista: Raggi esce zoppicante, una giornalista gli chiede come sta e lui risponde «é colpa di quella m...a di Totti». Qualcuno lo sente e volano un altro paio di parolacce. Solo quelle, per fortuna. M.D.S.

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