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Lazio contro vecchi fantasmi

L'allenatore della Lazio Edy Reja

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Dici Inter-Lazio e ti viene in mente Ranieri-Reja. I ricordi, almeno quelli più recenti, non sono piacevoli: tre derby persi su tre contro il testaccino sono un boccone difficile da mandar giù. Come è difficile ignorare la statistica che vuole Reja mai vincente sul campo di una grande del nord. Sulla carta, quella di stasera a San Siro è quasi una sfida impossibile. «L'Inter è in un momento di forma straordinaria - concorda il tecnico goriziano - ancor più galvanizzata, poi, dal successo nel derby. Anche noi, però, siamo in crescita. La gara con l'Atalanta ci ha dato segnali incoraggianti, andiamo a Milano per provare a fare la partita sperando che stavolta gli episodi ci diano una mano». Il riferimento è al precedente dell'anno scorso. Lazio in vantaggio di un gol e di un uomo, poi la partita prende una piega inaspettata e, insieme ai tre punti, i biancocelesti lasciano a San Siro buona parte delle speranze nella rincorsa Champions. All'epoca il gol per la squadra di Reja lo segnò Zarate su rigore. L'argentino, finito sull'altra sponda, sarà il protagonista mancato della gara. Ranieri, causa infortunio di Diego Forlan, stavolta l'ha inserito nella lista dei convocati, ma difficilmente lo si vedrà in campo. «Ha mezzi straordinari - dice Reja, trasformatosi a sorpresa in avvocato difensore di Maurito - ma deve ancora completare la maturazione. Questa esperienza all'Inter gli farà bene. Lo stiamo aspettando tutti». Parla in prima persona Reja, quasi ad annunciarne il probabile ritorno a giugno. Discorsi remoti, meglio pensare al presente. E l'attualità parla di una Lazio che ha recupererato in extremis Dias e Rocchi. Il veneziano agirà in tandem con Klose nel collaudato 4-3-1-2 nonostante le condizioni fisiche non siano al 100%. Inutile negarlo: sembra una bocciatura netta di Cisse, che proprio in una notturna a San Siro ha segnato il primo, e finora unico, gol in serie A. «Cisse, a livello professionale, è un esempio per tutti». Lo ripete più volte, Reja: «A livello professionale». Cosa vuol dire? Che il problema è tecnico? Per il resto arrivano buone notizie su Mauri. Per l'allenatore di Gorizia, che l'ha rivisto dal vivo venerdì per la prima volta, il brianzolo potrebbe tornare a disposizione già a metà febbraio, tra meno di un mese. Sarebbe lui, al di là dei vari Honda e Krasic di cui Reja non vuole parlare, un discreto colpo per il finale di stagione. Per adesso si va a Milano con quelli che ci sono. Che in realtà, complice addio di Sculli e ritardo di condizione di Alfaro, sono abbastanza pochi. Ma l'emergenza, ormai, non fa più notizia.

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