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Lazio, adesso basta distrazioni

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Rocchi e Klose

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Ferie finite. La Lazio sfida l'Atalanta all'Olimpico nell'anticipo delle 12.30 per mettersi alle spalle la batosta di Siena. Una sconfitta pesante con i biancocelesti ancora imballati dopo la sosta natalizia, uno stop imprevisto le cui incognite non sono state del tutto cancellate dalla soffertissima vittoria in Coppa Italia contro il Verona. Ancora una volta piena emergenza a Formello. Cisse non ha del tutto recuperato dal torcicollo: è convocato, ma al massimo il francese si accomoderà in panchina. Lì dove dovrebbe sedersi anche l'ultimo arrivato Alfaro. In campo invece ci saranno Hernanes e Radu, che hanno superato i rispettivi acciacchi ma non possono essere considerati al 100%. Qualche apprensione dopo l'ultima allenamento di ieri per Miroslav Klose, che ha accusato un'infiammazione alla caviglia. In serata il responso positivo dello staff medico biancoceleste: il tedesco stringerà i denti e sarà regolarmente in campo al fianco di Rocchi. Nonostante tutti i problemi, ha ribadito Reja, quella con l'Atalanta è una gara «molto delicata». «Sono un buon gruppo - l'analisi di Reja - e anche col Milan hanno disputato un'ottima partita. Ma noi non possiamo concederci altri passi falsi, soprattutto dopo gli ultimi risultati. Avevamo delle certezze, specie in difesa, ma le abbiamo dilapidate, ora dobbiamo ricostruirle». Non sarà facile: «Non riesco mai a mettere dentro la stessa formazione, ogni volta devo adottare accorgimenti tattici diversi. Per fortuna, almeno dal punto di vista della tenuta fisica, in settimana ho visto dei progressi importanti. Dovremmo essere in ripresa». Di fronte a un'emergenza simile impossibile non parlare di mercato. Ed è qui che arrivano le sorprese, perché rispetto a una settimana fa il tecnico fa una parziale giravolta. Il carneade Alfaro è diventato «un ottimo giocatore. Fa molto pressing, ha le due fasi, non sarà dotato di una tecnica sopraffina ma ha molta fame». E, per quanto riguarda il triangolo con il Genoa, Reja dà per la prima volta la sua versione: «Sculli è un nostro patrimonio, non intendo lasciarlo partire se non arriva una contropartita adeguata. Io non ho mai detto che non mi piacciono Constant o Kucka, non so da dove escano fuori certe voci. Sono entrambi ottimi giocatori, così come Parolo». Sì, sempre lui, il vero e proprio pallino del tecnico goriziano che alla fine, con un sacrificio economico in più, potrebbe davvero arrivare da Cesena. Per adesso Reja dovrà cercare la tanto attesa e rimandata 300ª vittoria nei campionati professionistici italiani senza il suo apporto.

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