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Adesso conta solo vincere

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Reja scuote la Lazio alla vigilia della sfida col Novara «Difficoltà dovute agli infortuni, torniamo al successo»

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o.Il primo riguarda il momento della squadra: in campionato è agganciata al gruppo di testa, eppure a Formello si respira un clima teso. E allora, si potrebbe pensare, meno male che all'Olimpico arriva il Novara, avversario ideale per ripartire. E invece no, perché proprio le partite casalinghe con avversarie sulla carta abbordabili si sono rivelate, finora, le più indecifrabili per i biancocelesti. Lo score tra le mura amiche parla finora di due successi su sei esibizioni. Entrambi - su Roma e Parma - arrivati in extremis. Poi ci sono i pareggi con Catania e Palermo e le sconfitte con Genoa e Juventus. Come se non bastasse, c'è il tabù del gol, zero nelle ultime tre partite e due nelle ultime cinque. Con un Novara privo di sei titolari e probabilmente asserragliato in difesa, bisognerà mettercela tutta per invertire la tendenza. Per non farsi mancare nulla, infine, la Lazio giocherà l'inedito monday night già a conoscenza dei risultati delle dirette concorrenti. Che, da Milan a Juventus, da Udinese a Napoli, hanno vinto tutte. Insomma, lì davanti si comincia a correre e sarebbe un delitto perdere il treno delle battistrada. Anche per questi motivi Reja, alla vigilia, lascia da parte i discorsi sul gioco e chiede alla sua squadra di concentrarsi soprattutto sull'obiettivo primario: il risultato. «Non sarà facile, ma dobbiamo vincere in qualsiasi modo, un successo ci ridarebbe la spinta verso le posizioni che occupavamo fino a 15 giorni fa. Le altre corrono. Juventus e Napoli le conoscevamo, chi sta meravigliando sempre di più è l'Udinese». Vincere dunque. Anche se trovare i tre punti con qualche gol in più non sarebbe male: «La squadra ha sempre avuto un attaggiamento positivo - spiega Reja - bisogna solo capitalizzare meglio le occasioni. Anche in Coppa è andata così. In tutto il girone abbiamo tirato in porta 26 volte. Il Vaslui 12, eppure abbiamo segnato lo stesso numero di gol». Si parla di attacco, non si può non parlare di Cisse: «Lui va aiutato, in questo momento. Sa per primo di non attraversare un buon periodo e per questo ha reagito con quelle frasi su Twitter. Ma va perdonato perché è un impulsivo, un po' come me». Per adesso l'«aiuto» al francese consisterà nella seconda panchina consecutiva in campionato. Titolare sarà Rocchi, apparso più in palla a Vaslui. Il resto è la condanna dei social network («non sono d'accordo su queste esternazioni, le dichiarazioni andrebbero sempre concordate con la società») e il rammarico per una sequela di infortuni che sta costringendo i pochi superstiti a veri e propri tour de force: «Specie a centrocampo siamo contati, nessuno può rifiatare», dice Reja che incrocia le dita per Brocchi (non dovrebbe farcela neanche per il Lecce) e lascia intendere la volontà di intervenire sul mercato a gennaio. Contro un Novara decimato, però, nessun alibi può reggere.

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