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Per l'Italvolley Londra è più lontana

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Oggi si torna in campo contro il Giappone, poi ultimo round con l'Iran

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L'Italvolleymaschile, dopo due set perfetti cede 3-2 alla Polonia, viene scavalcata al terzo posto dal Brasile e vede la strada il pass olimpico complicarsi maledettamente. Nell'avveniristico Yoyogi National Stadium di Tokyo, i ragazzi di Berruto cominciano bene quella che sanno essere una gara pesante. La controllano per i primi due parziali esprimendo un'ottima pallavolo. Poi, l'ex ct azzurro Anastasi, oggi in biancorosso, trova in panchina gli uomini per ridare equilibrio alla propria formazione e girare la gara. Con Savani e compagni incapaci di riprendere il timone delle operazioni, si arriva al quinto set. La musica non cambia; la Polonia festeggia e vede la qualificazione. Per l'Italia (ora quarta a un punto dal Brasile), le vie per Londra sono tortuose. Deve battere sia Giappone (oggi Sky Sport 10.20) che Iran in modo netto e sperare che la Polonia batta il Brasile. Se, viceversa, i Verdeoro si imponessero 3-2, l'Italia, dopo aver fatto percorso netto, dovrebbe sperare che Giba e compagni perdano un set contro il Giappone. L'ultima remota possibilità è legata a due sconfitte della Polonia, entrambe per 3-0 o 3-1, contro Brasile e Russia. Probabilità e conteggi a parte, il dopo gara di Berruto è durissimo. Il coach quasi non si capacita della debacle: «Se leggiamo i numeri, non troviamo nessuna spiegazione della nostra sconfitta». Poi la spiegazione arriva: «Non abbiamo giocato bene alcuni momenti chiave, quelle che si sono rivelate le situazioni importanti. All'inizio del quarto set abbiamo sbagliato troppe battute e commesso un numero eccessivo di errori. Ora - chiude il ct - ci rimangono due partite che cercheremo di vincere. Possiamo fare solo esperienza di quello che è successo e guardare avanti». E sensazioni forti arrivano anche dal «Diario azzurro» di Ivan Zaytsev. Il martello della MRoma è chiaro: «Stasera vediamo tutto buio. È successo quello che non avremmo mai voluto. È la vita, ed è normale il senso di impotenza che ci attraversa». E allora via all'analisi: «Non abbiamo sfruttato la possibilità che ci è stata offerta. Ora non dipende più da noi. Abbiamo due partite da vincere senza distrazioni; alla fine tireremo le somme». Ma prima c'è da trovare una spiegazione. Ivan ha la sua: «Dopo i due set vinti, ci è mancata la lucidità, siamo corsi dietro al gioco della Polonia che non ha fatto niente di straordinario. Ha buttato dentro 3 giocatori dalla panchina e trovato un equilibrio diverso. Non migliore o maggiore. Diverso. Questo ci ha tolto l'attenzione sui dettagli e non doveva succedere». Per quanto giovane, Zaytsev è uomo di sport e sa che ««i vuole pazienza. Questo gioco è fatto così ed è bello vivere anche momenti di difficoltà estrema, altrimenti non si cresce». Poi si guarda al futuro: «Qualsiasi cosa accada da qui alla fine del torneo, questa serata ce la ricorderemo per tanto tempo e ci provocherà riflessioni che ci faranno crescere. Non siamo una squadra perfetta e dobbiamo accettarlo, focalizzando l'attenzione sulle cose che contano davvero». Perché le certezze ci sono: «Sarà una nottata difficile, ma non molliamo, mai».

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