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Italvolley, il sogno continua

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Battuta l'Argentina nell'ottavo turno della World Cup Le sconfitte di Brasile e Cuba riavvicinano l'obiettivo Londra

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Nell'8ªgiornata della World Cup giapponese, il successo per 3-1 sull'Argentina e la concomitante sconfitta del Brasile con la Serbia rimmettono gli azzurri sul podio, riconsegnando - come dichiara Ivan Zaytsev - «il destino nelle nostre mani». Se l'Italia ci mette del suo, portando via tre punti dal match contro un avversario capace di battere Cuba e Serbia, i campioni d'Europa ci danno un'involontaria, preziosissima, mano. Dopo aver schierato le seconde linee nelle sfide con Russia e Italia, Kolakovic affronta i verdeoro con tutti i big in campo. Miljkovic (22 punti, con 2 ace e un muro) e soci rispondono con una prova di «antico splendore». Nei tre turni conclusivi, in programma da venerdì a Tokyo, i ragazzi di Berruto affronteranno, nell'ordine, Polonia, Giappone e Iran. Tre punti nel match contro la formazione allenata dall'ex ct azzurro Anastasi potrebbero essere decisivi per il pass olimpico. Contro i sudamericani, squadra ostica, acerba ma molto talentuosa, la nostra Nazionale dimostra di essersi gettata alle spalle le scorie del ko con Cuba, scaccia il nervosismo mostrato contro la Serbia e ritrova lucidità e gioco. A fare la differenza sono, ancora una volta, determinazione, pazienza e coraggio. Oltre al solito straordinario Michal Lasko, sempre più leader della classifica dei migliori realizzatori. Gli azzurri partono tesi, sbagliano tanto in battuta. La ricezione stenta e mettere giù il pallone diventa complicato. Dall'altra parte, il palleggiatore De Cecco mette in mostra tutto il suo talento, liberando Conte e Pereyra, che approfittano di un muro poco attento e di una difesa non reattiva. Al termine di una maratona simile al primo parziale con gli Usa, nemmeno il cambio di Parodi per Zaytsev dà la giusta intensità e i Gauchos 1-0. Al ritorno in campo, l'Italia trova il ritmo dai nove metri e la difesa chiude gli spazi. In attacco, Lasko prosegue come un cingolato, Savani riarma il braccio, e il rientrato Zaytsev (premiato come Mvp) mostra talento e grinta. Quando la ricezione permette a Travica di rimettere in moto Mastrangelo e Fei, che si fanno vedere anche a muro, l'inerzia del match gira definitivamente: l'Italia chiude il discorso. L'ultima buona notizia arriva dal ritorno in campo del libero Bari, che recupera dall'infortunio alla spalla. A fine gara, coach Berruto esprime tutta la sua convinzione. «Sono contento per la vittoria, perché ci consente di andare a Tokyo a cercare le affermazioni che ci regalerebbero la qualificazione per Londra: abbiamo ancora le energie fisiche e nervose per lottare». Stessa determinazione nelle parole di Bari: «C'è grande soddisfazione per questo successo. Abbiamo dimostrato di essere ancora lì, in corsa per la qualificazione. Dal punto di vista personale, sono felice di essere entrato in campo. Se dovesse servire io sono pronto».

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