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Da Chinaglia a Falcao, quante liti

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Anzi,nel campionato 1973-74 portarono benissimo alla Lazio di Maestrelli, che nonostante uno spogliatoio diviso in due clan rivali, vinse il primo scudetto della storia biancoceleste. In quella squadra i due gruppi si dividevano anche al campo di allenamento di Tor di Quinto, dove ognuno aveva il suo spogliatoio e guai a chi si sbagliava ed entrava in quello dell'altro. Una discussione pubblica ci fu tra Chinaglia e D'Amico in un'Inter-Lazio, con tanto di calcione sul sedere. Quanto alla Roma ricordiamo subito un episodio molto dibattuto e raccontato, ma decisamente smentito da Tancredi, loro compagno di squadra, nel recente dvd su Di Bartolomei «11 metri». Ci riferiamo allo schiaffo che il capitano avrebbe dato a Falcao negli spogliatoi dopo la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Liverpool. Un dissidio che sarebbe stato alla base dell'addio di Di Bartolomei alla Roma per il Milan, con il quale tornò per la prima volta da avversario all'Olimpico nel campionato 1984-85 in una partita al termine della quale si prese un buffetto in faccia dal suo ex compagno Graziani al rientro negli spogliatoi sotto la Sud. Un gesto del quale il buon «Ciccio» si è poi sempre pentito. In un'altra trasferta a Udine, invece, ci fu un alterco in campo tra Panucci e Doni dopo un gol subito dalla Roma, mentre nella stagione 1988-89 si parlò di numerosi litigi tra alcuni veterani giallorossi e Massaro, arrivato in prestito dal Milan e anche tra capitan Giannini e il brasiliano sciupafemmine Renato. Più indietro nel tempo, negli anni '50, fu il fumantino danese Helge Bronèe ad avere più di uno screzio con molti compagni. Tra i casi più recenti, il calcio di Ibrahimovic a Strasser nel corso di un allenamento a Milanello dopo un intervento deciso del ragazzo e il litigio tra lo stesso Ibra e l'americano Onyewu. A Manchester, lato City, si sono attaccati Balotelli e Jerome Boateng, mentre a Monaco, nel Bayern, ci fu un pugno di Robben a Muller. Alla Juve la lite, tra Felipe Melo e Sissoko.

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