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L'Italia coccola il nuovo Balotelli

Mario Balotelli segna il suo primo gol in nazionale contro la Polonia

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Novanta minuti per consacrarsi nel freezer di Wroclaw, segnare il primo gol azzurro dopo 196 minuti anonimi e diventare leader di una squadra orfana di Cassano e Rossi. È Mario Balotelli da Palermo, genitori ghanesi residenti a Concesio di Brescia, attualmente a Manchester dove sta contribuendo allo storico sorpasso del City sullo United. Per smentire i suoi detrattori, per convincere tutti che ormai ha messo la testa a posto ha scelto una data particolare: l'11-11-11. Ha visto il portiere Szczesny fuori dai pali e al 30' del primo tempo dell'amichevole contro la Polonia lo ha superato con un pallonetto telecomandato. E nessuno si azzardi a dire che il numero uno di casa era troppo avanti, si tratta di un colpo di genio e basta, della giocata di un talento cristallino. Il solo provarci è già segno di classe e anche di quel pizzico di pazzia che solo i fenomeni del pallone hanno nel loro dna. Già, le follie di Supermario, un elenco interminabile con i giornali inglesi che da un anno e mezzo hanno trovato una fonte qualificata con cui riempire le colonne dei loro tabloid. Per questo Prandelli aveva detto, prima di Wroclaw, che non bisognava mettergli pressione: Balotelli è uno che può «sbroccare» da un momento all'altro e lo si è visto quando un polacco gli ha fatto un fallo. Lo ha guardato malissimo, ma per fortuna non ha reagito e così non ha rovinato una notte magica per la nazionale azzurra che dopo tanto tempo potrebbe aver ritrovato un leader tecnico degno dei suoi predecessori Baggio, Totti e Del Piero. Proprio uno che la nazionale l'ha solo sfiorata ma non è riuscito a imporsi come Roberto Mancini è adesso uno dei maggiori artefici della crescita di Supermario. Intercettato ad Abu Dhabi per il gp di Formula Uno, tesse le lodi del nuovo Balotelli: «Mi fa piacere - spiega il tecnico del City - che abbia giocato bene e abbia anche fatto gol. Sono contento, speriamo che continui così, se lo merita». Dalla casa incendiata per qualche petardo di troppo a diventare testimonial nella lotta contro l'uso sconsiderato dei botti, il passo è stato breve. In passato anche una discutibile passaggiata a Scampia col boss della Camorra in motorino, qualche giorno fa la scappatella presunta con una pornostar d'Oltremanica ma anche la storia d'amore con la soubrette Raffaella Fico che sembra stabile. Tutto questo è Mario Balotelli, capace di zittire i puristi dell'italianità con quell'esultanza bellissima: ha baciato ripetutamente lo scudetto tricolore lanciando un messaggio alla nazione che deve deve ormai sposare definitivamente la multirazzialità. Prandelli si prende il pacchetto e prega che non ci siano nuove follie che possono fermare la sua crescita: «Visto l'esordio, il primo gol e quello che sta nascendo, è maturato. Dopo tutte le critiche ricevute in questi mesi, è giusto che Mario si goda il momento. Il suo rendimento non è una novità, perché sappiamo che Mario è in grado di fornire queste prestazioni. Complimenti a Mancini per il grandissimo lavoro. Le ricadute? I talenti si aggiustano da soli. Devono solo trovare empatia con l'ambiente, devono trovare sincerità nel rapporto: se c'è questo, allora si può costruire una relazione che può durare. Non ha esultato al gol, ma arriverà il giorno in cui tirerà fuori tutta la sua gioia e tutti i suoi sentimenti». È nata una stella? I tifosi dell'Italia incrociano le dita.

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