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Moggi: "Nuova intercettazione cambierà Calciopoli"

Luciano Moggi

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Sono passati più di sei anni da Calciopoli, quando un processo, in pochi mesi, travolse il mondo del calcio italiano, e primo tra tutti il factotum della Juventus Luciano Moggi. Lo stesso che oggi torna a parlare, accusando il modo in cui andarono le cose, e svelando che "questa notte è stata trovata un'intercettazione che sconvolge il processo". Moggi svela dunque un'imminente svolta nel procedimento giudiziario di Napoli: "Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri. Io dico solo di non avere mai fatto cose che invece, stando alle intercettazioni, hanno fatto altri. A me stesso spesso ripeto di aver conosciuto il calcio solo ora, dopo tutte le intercettazioni che ho letto. Non si sa mai dove sono gli amici ed i nemici, bisogna ripararsi da tutte le parti. Purtroppo quando ero nel calcio questo aspetto non l'ho combattuto a dovere". Secondo Lucianone, insomma, "quello di calciopoli era già un processo sconvolto, ora è un processo chiaro". E annuncia: "Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto". Poi, interpellato sulla crisi degli storici rivali dell'Inter, arriva la frecciata in autentico stile moggiano: "La situazione dei nerazzurri è un 'pianto greco'. Il problema è societario: quando si prende un tecnico si deve sapere come gioca. Hanno messo questo povero Cristo (Gasperini, ndr) in un contesto non congegnale per lui: il dramma vero è che Moratti sui giornali ha chiesto il cambio del modulo ed il tecnico l'ha fatto. Quando un dirigente si intromette in questioni tecniche non fa che creare confusioni".

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