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"Che emozione trionfare al Franchi"

Cesare Prandelli, ct della nazionale italiana di calcio

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Cesare, il condottiero, può ritenersi soddisfatto. Mai, nelle 12 precedenti edizioni, l'Italia si era qualificata agli Europei con due turni di anticipo. Prandelli sorride, e con lui Firenze che ebbe modo di adottarlo nel momento più difficile della sua vita. È una notte speciale, il ct alza gli occhi al cielo e guarda la sua stella più bella. «È stata una forte emozione ottenere la qualificazione proprio qui a Firenze - confessa l'allenatore azzurro - È stata un'emozione speciale». Un lavoro straordinario, quello effettuato dal tecnico, che un anno fa aveva ereditato le macerie del mondiale sudafricano. «Se guardiamo da dove siamo partiti, debbo evidenziare i grandissimi passi in avanti fatti da questo gruppo. C'è stato un grande miglioramento, mi sento di ringrazire ed elogiare tutti i miei ragazzi che hanno cercato la vittoria fino alla fine». Un successo voluto, al punto da mettere in campo il tridente pesante. «Quando ho capito che in mezzo c'era un buon equilibrio - spiega Prandelli - ho deciso di rischiare e mettere le tre punte. Paradossalmente abbiamo avuto meno occasioni, ma abbiamo segnato. Balotelli? Deve pensare solo a giocare, perché sa giocare a calcio. Ora dobbiamo lavorare dal punto di vista del gioco, ed essere pronti a cambiare assetto tattico. In questi nove mesi cercheremo di migliorare ulteriormente». Raggiante anche il capitano Buffon: «Siamo andati contro la storia - afferma sorridendo - Per una volta non dovremo soffrire sino alla fine. Neanche il più integralista tra gli ottimisti avrebbe immaginato che saremmo risorti in questo modo dalle ceneri del Mondiale sudafricano». Infine l'uomo della Provvidenza, Giampaolo Pazzini. «È stato un gol importante - afferma - È stata una serata splendida. Volevamo chiudere il discorso qualificazione, ci siamo riusciti mettendo in campo un grande carattere».

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