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Nove medaglie Pronti per Londra

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Ilterremoto-gossip, non sembra aver rotto gli equilibri di una squadra che è cresciuta. La Pellegrini con i suoi due ori lo conferma, ma stavolta un po' di passerella deve dividerla con altri due super azzurri: Fabio Scozzoli, promessa confermata, ha vinto due argenti nei 100 e 50 rana e ora punta al podio olimpico. A fargli buona compagnia c'è la sorpresa Luca Dotto che a vent'anni e al primo mondiale centra l'argento nei 50 stile. Le cinque medaglie pesanti della piscina fanno decisamente bottino ricco: a Roma due anni fa gli ori furono tre. Manca però tutta l'altra Italia: Filippo Magnini, a parte la staffetta 4X100, ha mancato la finale della gara individuale. Nessun salto di gioia poi tra i fondisti: Samuel Pizzetti, fuori dalle finali dei 400 e degli 800 stile e senza gloria in quella dei 1500. Decisamente no il mondiale di Federico Colbertaldo. Male il settore femminile, che senza la Pellegrini sarebbe al buio. Dal fondo non sono arrivati i «soliti» ori di Cleri, scendono anche i tuffi con la Cagnotto fuori forma. I fuochi d'artificio li ha regalati il Settebello col trionfo 17 anni dopo l'oro di Roma. L'Italia fa i conti: con tre ori, 4 argenti e due bronzi, da Shanghai si va via contenti.

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