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I nodi di Reja

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L'allenatore della Lazio Edy Reja

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Dopo il pareggio per 3-3 contro lo Slavia Praga e la sconfitta per 1-0 a Fiuggi contro l'Osasuna, sulla Lazio si è aperto un dibattito acceso in relazione alle difficoltà della squadra, che si sta preparando per la prossima impegnativa stagione. Reja si trova ad operare delle scelte complesse. Una delle questioni più spinose riguarda l'assetto tattico. Il tecnico fino ad ora non aveva mai lavorato su un assetto alternativo rispetto ai sistemi utilizzati nella passata stagione, cioè il 4-3-1-2 ed il 4-2-3-1. Ieri il goriziano ha provato il 4-4-2 (come nella ripresa di Lazio-Slavia Praga): da una parte Mauri ed Hernanes esterni con Ledesma e Matuzalem centrali in mediana, dall'altra parte Sculli e Foggia larghi con Cana e Brocchi al centro. Una soluzione utile per ovviare alla mancanza di rifornimenti dalle fasce per le punte, apparse in difficoltà nelle ultime uscite. Il modulo 4-3-1-2 è un sisterma di gioco che necessita di due interni di centrocampo che non hanno tra i loro compiti quello di arrivare sul fondo e crossare. In questo modo mancano i palloni per Klose e Cissè (ieri fermi nel pomeriggio per affaticamento), due avvoltoi dell'area di rigore che hanno bisogno di essere assistiti. Col 4-2-3-1 c'è poco peso in avanti. In generale non si vedono movimenti organizzati in attacco, dove spesso ci si affida alle giocate dei singoli. «Stiamo lavorando bene, ma la condizione ancora non è al massimo- ha precisato Reja su Mediaset - presto arriveranno i giusti movimenti. Partirò dalle certezze dello scorso anno, con l'inserimento dei nuovi. La situazione non è preoccupante». Dal mercato poi è emerso l'equivoco-Cana. Il mediano albanese acquistato dal Galatasaray era stato preso come vice Brocchi, in pratica come elemento di rottura a centrocampo. In realtà Reja lo vede come alternativa a Ledesma: per il tecnico goriziano può agire da vertice basso del rombo di centrocampo (4-3-1-2), oppure da mediano nei due davanti alla difesa nel 4-2-3-1. Cana ha giocato in quest'ultima posizione giovedì nel primo tempo dell'amichevole contro l'Osasuna accanto a Ledesma, palesando evidenti limiti di condizione, probabilmente a causa della sua mole imponente. Inoltre, c'è da sciogliere il nodo Zarate. Maurito non è brillante. Ma al di là della condizione che arriverà col passare dei giorni, il talentuoso argentino dovrà fronteggiare una spietata concorrenza. Bisognerà capire se l'arrivo di Cissè e Klose fungerà da stimolo per il numero 10 laziale, oppure Maurito finirà per intristirsi. Sul giocatore aleggiano ancora le voci di mercato: la società è pronta a valutare eventuali offerte per Zarate. «Il mercato lo fa sempre chi ha più disponibilità- ha sottolineato Reja - in Spagna ed in Inghilterra ci sono squadre che possono permettersi giocatori di talento». Insomma per Reja il lavoro è duro, una mano può arrivare dai tifosi. «Ci danno la carica - ha spiegato il tecnico - contro l'Osasuna sono stati straordinari. Tutto questa aumenta le nostre responsabilità».

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