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Un sogno spezzato

Un giocatore dell'Atletico Roma in lacrime

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L'Atletico Roma fallisce l'impresa, la Juve Stabia sale in Serie B. Il sogno della formazione romana si infrange a un passo dal traguardo: troppo fragile la formazione di Chiappara per reggere l'impatto e la pressione nervosa di una finale così importante; troppo feroce, agonisticamente parlando, la formazione campana che ribalta le previsioni del pronostico vincendo in trasferta in maniera legittima. Dopo aver imposto il proprio gioco pareggiando a Castellammare, l'Atletico si fa travolgere al Flaminio, davanti a 4 mila spettatori, cedendo il passo agli avversari che tornano in serie cadetta dopo sessant'anni. Resta l'amarezza per aver fallito un'occasione per certi versi irripetibile. La partita non è stata bella, poche emozioni e scarsa personalità da parte dei giocatori in campo. La qualità del gioco è modesta: fa caldo, e i ritmi sono blandi, può essere una giustificazione che non può - non deve - trasformarsi in alibi. L'Atletico dopo dieci minuti sfiora il vantaggio con Ciofani che, di destro, manda la palla sull'esterno della rete. Ma i romani non riescono a ingranare la marcia: Baronio fatica a prendere in mano la squadra, Babù latita, Ciofani e Franchini faticano a trovare spazio in avanti. Nelle retrovie Padella è il più efficace, Doudou non brilla per reattività. La sfida si anima, si accende un parapiglia che l'arbitro è costretto a sedare a colpi di cartellini gialli: ne fanno le spese prima Cazzola, poi Balzano, successivamente Franchini. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, si aprono ampi spazi. Gli ospiti trovano il vantaggio nell'ultima azione del primo tempo, quando il cronometro segna già il quarantasettesimo: angolo di Tarantino, respinta corta di Balzano e destro al volo di Molinaro che fulmina Ambrosi. In avvio di ripresa Chiappara toglie Babù per far posto a Mazzeo. L'Atletico prova a riorganizzare la manovra offensiva, Ciofani calcia debolmente in girata dopo un assist di Miglietta. L'attaccante si ripete con un colpo di testa che Colombi blocca senza esitazioni. Gli ospiti sfiorano il raddoppio al 18', con Corona che fallisce da buona posizione dopo un'ottimo spunto di Raimondi. I romani non reagiscono, non riescono a proporre nulla di costruttivo, affidandosi esclusivamente a giocate individuali: Mazzeo prova il sinistro senza fortuna, Baronio impegna Colombi con una punizione velenosa, Ciofani trova il corridoio giusto ma batte debolmente favorendo l'intervento del portiere. Le ultime speranze sono sul destro di Mazzeo che sfiora la traversa. Allo scadere, Corona mette il sigillo all'impresa dei campani con un destro che non concede scampo ad Ambrosi.

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