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Enrico Tonali I cavalli a Piazza di Siena non solo sono di casa ma è in ricordo della loro corsa italiana più famosa - il Palio - che il grande slargo di Villa Borghese è stato realizzato.

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Lafamiglia a quei tempi era ormai romanissima ma ci teneva ricordare le sue origini toscane e senesi. La creazione della Piazza occupò molto tempo (si dovette sbancare quasi un intera collina) e fu terminata quando il principe non c'era più; comunque, in osservanza ai suoi voleri, fu destinata ad accogliere manifestazioni e feste popolari. Passata allo Stato italiano dopo Porta Pia, Villa Borghese è proprietà del Comune di Roma dalla fine del 1900. Piazza di Siena fu realizzata dall'architetto Antonio Asprucci, allievo e poi assistente di Nicola Salvi, altro progettista che nel 1732 aveva creato Fontana di Trevi. Asprucci lavorò nella Villa Borghese dal 1774 costruendo, oltre a Piazza di Siena, il tempietto classico del Giardino del Lago dedicato ad Esculapio e curò la sistemazione del Casino della Villa Pinciana. Il figlio Mario, suo collaboratore nel Tempietto di Diana, si dedicò anche alla pittura. Antonio fu tra le avanguardie del neoclassicismo romano e autore pure della Chiesetta di Piazza di Siena, situata nella Casina detta di Raffaello. Piazza di Siena esordisce come scenario di competizioni equestri nel 1922. Nel 1926 la Federazione Internazionale (Fei) inserisce il Concorso romano nell'agenda internazionale. L'edizione del 1928 rimarrà negli annali, non solo perché a questa data si è soliti far risalire la nascita del Concorso Ippico Ufficiale di Piazza di Siena (Csio) - con in gara le squadre di Francia, Polonia, Spagna, Italia e il trionfo del team azzurro guidato da Bettoni - ma anche perché, da allora ha inizio la numerazione ufficiale dello Csio di Roma. In quello che è il terzo (per estensione) parco pubblico della Capitale si sono svolti eventi straordinari per l'equitazione italiana, sfide indimenticabili tra protagonisti d'eccezione. Basti pensare a Sandro Bettoni (che nella seconda Guerra Mondiale comandò in Russia l'ultima carica del Savoia Cavalleria), i fratelli D'Inzeo, Graziano Mancinelli e numerosi altri campioni di questo sport, olimpico fin dall'antica Grecia. L'appuntamento con il concorso ippico fu interrotto solo dal 1941 al 1946, durante il conflitto bellico. Nel 1960, anno in cui Piazza di Siena ospitava le prove individuali dei Giochi Olimpici di Roma, lo Csio venne spostato a Torino. Nel 1998 invece, il Concorso Internazionale Ufficiale lasciò il posto ai World Equestrian Games (i Mondiali di Equitazione) e anche Piazza di Siena ha ceduto il posto allo Stadio Flaminio. Nel 2000 però ha avuto la sua rivincita ospitando ben due Csio, a maggio e ottobre, quando è stato testimone della finale del circuito Samsung Nations Cup. Nel 2003 anche il Concorso Ippico di Piazza di Siena è stato inserito nella Top League, il circuito della Fei che unisce gli otto migliori concorsi internazionali ufficiali di salto ad ostacoli, confermando l'evento romano nell'elite dell'equitazione mondiale.

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