Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Cavendish bis e saluti, ora si fatica

L'esultanza di Cavendish

  • a
  • a
  • a

Cavendish-Petacchi 2-1. Si chiude così la sfida delle ruote veloci del Giro d'Italia 2011, con nove tappe ancora da fare (nessuna riservata più agli sprinter), e con Mark che conferma che quando si sblocca, non si ferma più: dopo le polemiche di Parma, quando vinse AleJet, Cavendish ha rotto il ghiaccio a Teramo tre giorni fa, e rieccolo vincitore a Ravenna, col sigillo finale del suo Giro, che è finito ieri sera: Mark, come altri velocisti (tra cui Petacchi), ha fatto le valigie per non sfiancarsi sulle tante salite in programma da oggi a Milano. La cronaca della tappa di ieri si scrive in due righe: fuga di 4 comprimari ripresi a 14 km dal traguardo, e poi sprint. Il treno di Cavendish è stato perfetto, e perdipiù ha approfittato di una caduta (senza gravi conseguenze) che ai 1500 metri ha spezzato il gruppo, lasciando davanti una ventina di corridori. Dopo l'ottimo lavoro dei suoi compagni, Mark non ha dovuto far altro che uscire ai 200 metri e andare a vincere davanti al giovane Appollonio e a Petacchi. In classifica non cambia niente, Contador è sempre in rosa e al momento (ripensando a quanto visto sull'Etna) appare quanto mai sicuro e inattaccabile. Ma da oggi a domenica 29 non ci sarà più un attimo di respiro, e ognuna delle frazioni che rimangono da fare potrà riservare sorprese. A partire dal trittico di questo fine settimana, qualcosa di tremendo: oggi arrivo sul Grössglockner (si sconfina in Austria), domani l'incredibile accoppiata Crostis-Zoncolan (forse le due salite più dure del Giro), inframezzate solo da una paurosa discesa (oggetto di polemiche nei giorni scorsi, ma messa in sicurezza dall'organizzazione); domenica il tappone con 5 colli alpini e arrivo sul Gardeccia. D'accordo, Contador - dicevamo - sembra imbattibile; ma per i suoi tanti avversari attaccarlo da oggi diventa un obbligo.

Dai blog