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Fame da Roma

Roma, Marco Borriello e Francesco Totti

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Un gol, un doppio palo che grida ancora vendetta e tutti quei pregi che nei mesi scorsi lo avevano reso un titolare inamovibile: bentornato Marco Borriello. La Roma, ancora con l'amaro in bocca per la beffa di San Siro, può consolarsi con il «ritrovamento» del bomber con il grilletto inceppato scomparso in panchina negli ultimi tre mesi. Inter-Roma, in prospettiva campionato, è servita a Borriello per schiacciare il chiodo dell'astinenza dal gol, intrapresa dallo scorso 2 febbraio, e per rilanciare la propria candidatura a un posto fisso negli undici titolari o, in alternativa, a un minutaggio più cospicuo nelle prossime ultime due tappe della volata per l'ultimo posto disponibile sul treno della Champions League. Borriello, comunque arrivato al sedicesimo centro stagionale (10 in campionato, 4 in Champions e 2 in Coppa Italia), ci spera e Montella, terribilmente a corto di uomini per domenica a Catania, ci pensa. Con De Rossi e Perrotta - oggi attesi presso la Corte di Giustizia Federale per discutere i ricorsi - squalificati fino a prova contraria, Brighi infortunato, Pizarro in fortissimo dubbio e Menez che continua a steccare partita dopo partita, l'Aeroplanino appare costretto ad inventarsi qualcosa. Questo qualcosa che sta bollendo nel pentolone delle idee montelliane potrebbe, in un modo o nell'altro, riportare in auge proprio Borriello. Le opzioni sul tavolo sono parecchie e di tutti i tipi: si va dal 4-4-2 con Borriello-Totti coppia avanzata e Taddei, Vucinic e Rosi in concorrenza per i due posti da esterni alti; si passa per un 4-3-3 «fantasia» con Totti, Borriello e Vucinic tutti insieme appassionatamente in attacco; si conclude con un 4-2-3-1, ipotesi che finora Montella ha sempre scartato, con Totti alle spalle di Borriello e Taddei e Vucinic larghi. Insomma, Montella, a meno che non arrivino buonissime notizie dalla Corte di Giustizia Federale e dall'infermeria di Trigoria, dovrà sfogliare una margherita con dei petali particolarmente grossi. E uno di questi sarà proprio l'impiego dal primo minuto di un Borriello finalmente sbloccato e con un futuro ancora da definire. Il riscatto, praticamente obbligatorio, non è in discussione: la nuova Roma rispetterà i patti e verserà i 10 milioni pattuiti con il Milan la scorsa estate. Quello che invece è in discussione è il cosa succederà dopo. Il ds giallorosso in pectore Walter Sabatini e il procuratore Tiberio Cavalleri hanno già iniziato a parlarne: dipenderà da molti fattori, primo fra tutti anche il nome di chi sarà l'allenatore della Roma nella prossima stagione. Le prossime due gare, soprattutto con Borriello attore protagonista, potrebbero essere l'occasione per cancellare la tanta panchina degli ultimi mesi. Il futuro può attendere, prima ci sono il Catania, la Samp e una Champions da conquistare. Con o senza l'apporto di Menez, a cui la società ha fatto sapere che potrebbe ritrovarsi con una multa sul groppone se continuerà con certi atteggiamenti.

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