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Tutta l'amarezza di Reja «Ormai siamo perseguitati»

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Numerinon da Champions anche se il quarto posto è ancora biancoceleste. Certo, all'orizzonte c'è la trasferta di Udine, uno spareggio complicato dagli infortuni e dalle squalifiche di Mauri e Ledesma, due pilastri della squadra. Reja prova a non parlare dell'arbitraggio ma dopo pochi secondi non ce la fa: «È un po' di tempo che dobbiamo recriminare. Primo tempo bene, abbiamo creato e la Juve si è vista poco, peccato per il finale». Passano le immagine del rigore su Floccari e non resiste: «Ma come si fa, è rigore nettissimo e la gara cambiava. Forse a Floccari devono sparare per fischiargli un fallo a favore. Gli episodi contano, eccome e determinano i risultati. Un punto contava poco, c'è lo scontro diretto con l'Udinese che deciderà il nostro campionato». Se la prende anche con la sfortuna: «Anche stavolta è stata decisiva una deviazione fortuita di Scaloni, il tiro andava in bocca a Muslera, la sfortuna ci perseguita». Lui. Sal.

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