Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Enrico Tonali Una domenica in rosa aspettando il grande sabato in azzurro, quello del 128° Derby Italiano Better.

default_image

  • a
  • a
  • a

Unmust imperdibile l'appuntamento con il Derby del 7 maggio che alla sfida fra i migliori tre anni accosterà l'haute-couture, con la Sfilata d'Alta Moda delle modelle dell'Accademia Koefia e il Concorso Eleganza Longines fra gli invitati. In omaggio ad Elizabeth Taylor, l'attrice dagli occhi viola che ha fatto sognare tre generazioni, il tema della Sfilata Koefia sarà «Gran Premio», indimenticabile film del 1944 in cui Liz vince - come fantino - il Gran National inglese con il cavallo Pie allenato da Mickey Rooney. Ad oggi al Derby sono iscritti 89 cavalli, in testa (per ordine alfabetico) il romano Al Rep, vincitore del Parioli. Se il Nastro Azzurro è collocato dal 2009 al sabato, il 104° Premio Regina Elena (ore 17.05, gruppo 3, femmine 3 anni, 1.600 metri, 187 mila euro, 17 partenti) sarà al Primo Maggio, festa scelta nello stesso anno da HippoGroup Roma, che dal 2010 ha presidente Tomaso Grassi e direttore (dal 1996) Elio Pautasso, confermato l'anno scorso vicepresidente di Federippodromi. La caratteristiche della storica corsa di domenica sono immutate dalla iniziale edizione 1907, quando festeggiò con il gemello Premio Parioli la prima pietra del nuovo ippodromo di Via Flaminia (lo scomparso Parioli, al suo posto c'è il Villaggio Olimpico) disputati però a Capannelle. Mutati invece, a volte, il nome e la sede. Dal 1943 (le relazioni fra Palazzo Venezia e Casa Savoia erano diventate pessime) al 1964 (ai fascisti erano succeduti i repubblicani nel non volere una titolazione reale) divenne Premio Elena, nome senza senso che durò un ventennio. La pista di Via Appia ha sempre ospitato la corsa (l'ippodromo dei Parioli la riprese nel 1911, nel 1926 era in fase di smobilitazione) ma dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 anche scuderie, enti e Unire si trasferirono al Nord, a Varese - come ricorda la storica Maria Luisa Felici – per cui l'Elena si disputò (come nel 1918) a San Siro. In piena Guerra Mondiale, nel 1943 Mussolini aveva sospeso le attività sportive, ippica compresa, tra le proteste di Federico Tesio (galoppo) e Paolo Orsi Mangelli (trotto). Biada, fieno e paglia erano però scarsi e destinati alla cavalleria dell'Esercito, le corse rischiarono un pauroso stop. Le salvarono le truppe tedesche che fornirono il necessario ai cavalli e lasciarono in pace il personale delle scuderie. In cambio vollero - e spedirono in Germania - una trentina dei migliori purosangue italiani. Tra i requisiti ci fu Osoppo, cavallo di salto ostacoli che aveva partecipato con gli azzurri ai Giochi Olimpici di Berlino 1936. Nato in Irlanda nel 1923 con il nome di Froth Blower, era un gigante (1,79 al garrese) e fu autore di un'impresa che i tedeschi conoscevano bene. Il 27 ottobre 1938, durante i Campionati Italiani a Piazza di Siena, aveva saltato - il capitano Antonio Gutierrez in sella - una barriera di 2.44 metri stabilendo il record mondiale. Mussolini li volle ospiti tutti e tre - Osoppo, Gutierrez e ostacolo - nel cortile d'onore di Palazzo Venezia

Dai blog