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Alla Roma basta un gol di Perrotta

Esultanza di Simone Perrotta e compagni dopo il gol dell'1-0 in Roma-Chievo

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Niente aggancio, Francesco Totti rimane a secco contro il Chievo e deve rimandare il gol numero 205 in serie A che per lui avrebbe significato agganciare Roberto Baggio. Di significativo questo Roma-Chievo, decisa da un classico "gol dell'ex" di Perrotta dopo appena quattro minuti, non ha detto altro, se non che Vucinic continua a non concretizzare occasioni ghiotte, e che la squadra di Montella è sempre la grande irrealizzata del calcio italiano. Con i giocatori che ha potrebbe essere già sicura di un posto in Champions, invece, al culmine di una stagione molto deludente, deve sperare in una serie di situazioni a dir poco favorevoli che, se si realizzassero tutte insieme, potrebbero ancora regalarle l'Europa che conta.   FISCHI A DONI - In un Olimpico ancor più vuoto del solito a causa dell'arrivo della Pasqua, ed in cui la curva sud si è riempita solo all'intervallo (per protesta contro la squadra gli ultrà sono rimasti fuori per i primi 45'), si è vista ancora una volta una brutta partita, interrotta per tre minuti al 31' pt per un problema alla gamba destra dell'arbitro Pierpaoli (poi si è ripreso bene), ed in cui, se non altro, gli uomini di Montella (vedi Menez) hanno avuto il merito di riuscire a zittire i contestatori, che li avevano fischiati fin dal momento dell'entrata in campo per il riscaldamento. I fischi erano stati particolarmente sonori per Doni, ad ogni suo intervento, ma sono durati solo una ventina di minuti perchè il portiere ha portato il pubblico dalla sua parte con due belle parate intorno proprio al 20', in particolare una su conclusione del bravo Constant, elemento interessante che troverà sicuramente estimatori al prossimo calciomercato. TOTTI A SECCO - Doveva essere il match di Totti, quello in cui con un'altra doppietta avrebbe non solo raggiunto ma superato Baggio, invece il capitano si è mosso tanto ma più che tirare ha fatto il rifinitore e deve quindi rimandare il suo personale record alla prossima occasione. Nel frattempo ha raggiunto il milanista Franco Baresi nella classifica delle "bandiere", giocando la sua 470/ma partita in serie A con la maglia della Roma.Un discorso a parte lo merita Vucinic, che si è dato da fare ma ha continuato a sbagliare troppo, fallendo in particolare tre facili occasioni per il 2-0 e dimostrando quindi che continua ad essere un caso. Già al 14' si era preso i fischi dello stadio tirando sul portiere nonostante l'assist smarcante di Totti. Si ripeteva al 17' calciando alto da posizione favorevole, ancora su passaggio di Totti. Terza rete fallita al 44' con un tiro a lato dopo essere partito bene su un perfetto lancio da 40 metri del solito Totti. In mezzo a queste tre occasioni sprecate c'era stata anche una bella azione personale di Menez con conclusione finale fallita di poco. In ogni caso la Roma aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per la rete, che poi si rivelerà decisiva, di Perrotta, ben servito da De Rossi in mezzo all'area, dopo che il numero 16 era stato a sua volta assistito alla grande da Totti. La ripresa si era aperta con l'unica palla-gol fallita dal Chievo, con Uribe solo davanti a Doni ma che tirava fuori: per uno che in Colombia è stato capocannoniere era un errore da sottolineare con il rosso. La Roma colpiva poi un palo al 12' con Menez, mentre tre minuti dopo era Sorrentino a fare una parata decisiva, deviando in angolo un tiro di Vucinic. L'ultima occasione romanista per il 2-0, dopo un quasi autogol di Cesar (palla sulla traversa), arrivava in pieno recupero ed a sprecare era Brighi, liberato al tiro, in posizione favorevole, dall'ennesimo assist di Totti. Era un errore che, ancora una volta, sottolineava la stagione negativa della Roma, in questo campionato maestra nel fallire reti ed occasioni per salire in classifica.  

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