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Trasferta indigesta

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Edy Reja della Lazio

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Sembrerebbe un paradosso. La squadra del «difensivista» Reja, la stessa che, secondo quanto ha affermato Mauri, vive le partite all'Olimpico condizionata dalla «negatività» dello stadio, si trova molto meglio tra le mura amiche che in trasferta. Eppure da questo punto di vista le cifre sono inequivocabili: 36 punti tra le mura amiche; 18, giusto la metà, fuori casa. È il dato che più degli altri sta segnando la stagione biancoceleste. Solo l'Inter è riuscita a tenere il ritmo della banda di Reja nelle gare interne. Ben sei, tutte quelle in lotta per l'Europa, hanno invece conseguito un rendimento in trasferta migliore dei biancocelesti. La statistica peggiora ancora di più se si tengono presente solamente le ultime nove gare esterne. Il grosso dei punti, infatti, la Lazio l'ha conquistato nel girone d'andata, e in particolare nelle quattro vittorie consecutive dall'1-2 di Firenze allo 0-1 di Palermo. Da allora, all'indomani del derby perso alla 10ª giornata, qualcosa si è rotto nei meccanismi «esterni»: solo sei punti in nove partite, frutto dell'unica vittoria a Brescia e dei pareggi con Parma, Genoa e Milan. Ben cinque invece le sconfitte: Cesena, Juventus, Bologna, Cagliari e Roma. Un calo coinciso con la «caduta» dei biancocelesti in classifica, dal primo al quinto posto. Anche in termini di vittorie assolute, tutte le squadre che precedono la Lazio hanno fatto meglio: 9 per il Milan, 7 per Inter e Udinese, 8 per il Napoli. Ogni partita fa storia a sé, ma è indubbio che in almeno in tre occasioni, Cesena, Juve e Cagliari, a non aver pagato sia stato soprattutto l'atteggiamento troppo attendista dell'undici di Reja. Così come appare preoccupante l'incapacità di reagire mostrata dai biancocelesti una volta passati in svantaggio. Con un ruolino di marcia del genere difficile pensare di recuperare un piazzamento Champions, specie se si considera che, delle ultime otto gare, la Lazio dovrà giocarne ben cinque lontano dall'Olimpico. Serve un'inversione di tendenza, possibilmente a partire già dalla sfida di domenica alle 12.30 con il Napoli. A parziale consolazione il fatto che proprio negli scontri diretti i biancocelesti hanno mostrato finora il loro volto migliore. Un'«abitudine» che andrà confermata al cospetto degli stessi partenopei, di Inter e Udinese. E, per i più scaramantici, c'è un altro dato da tener presente. Nelle tre gare finora disputate alle 12.30, la Lazio ha sempre vinto: a Palermo (0-1), col Napoli (2-0) e con l'Udinese (3-2). Se pure i biancocelesti hanno qualche volta mancato di personalità, all'ora di pranzo hanno sempre dimostrato di avere più «fame» di vittoria degli avversari.

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