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Una sfida per diventare leggenda

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Bastanonove titoli mondiali vinti in quattro diverse cilindrate, 245 Gp disputati dei quali 105 chiusi davanti a tutti e altri 174 podi in carriera per diventare una leggenda del motociclismo mondiale? Verrebbe da dire di sì, se non stessimo parlando di Valentino Rossi, al quale evidentemente non basta e vuole entrare definitivamente nella storia delle due ruote da corsa. E forse non è nemmeno un caso che l'ultima sfida raccolta dal fenomeno di Tavullia, provare a vincere il decimo titolo della sua storia su una moto italiana, sia partita proprio ieri in concomitanza con i festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Mentre il tricolore sventolava un po' ovunque lungo lo Stivale, Valentino prendeva parte alle prime libere a in Qatar circuito che domenica aprirà la nuova stagione della MotoGp. Un quinto tempo, quello di ieri, che fa ben sperare per un campionato del mondo che non può non partire in salita per un Rossi non ancora al cento per cento della condizione fisica. La spalla fa male e i problemi ai quali Valentino ha dovuto far fronte, hanno inevitabilmente tolto energie e tempo alla messa a punto di una moto molto diversa dalla Yamaha dello scorso anno. Quella italiana è una belva assetata di sangue, che però non riesce ancora ad esprimere al meglio tutto il suo potenziale: va sgrezzata, addomesticata e il talento di Rossi in questo senso è una garanzia. L'importante sarà non avere fretta, il campionato è lungo e il primo obiettivo è quello di arrivare in fondo, meglio se con un piede sul podio. Per l'inno di Mameli questo binomio tutto tricolore può aspettare... ma non troppo!

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